Governo. Divagazioni M5s sull'aria fritta
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Analizziamo al ralenti che cosa hanno detto i grillini
di Domenico Cacopardo 28.4.2018 www.italiaoggi.it
La legge comportamentale del cialtrone è la manifestazione esplicita della sindrome Dunning-Kruger, più nota come «effetto», consistente nella distorsione cognitiva per la quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità, conferendo a se stessi doti di leadership che non hanno. Connessa alla sindrome di Dunning-Kruger è la distorsione psicologica che va sotto il nome di «supponenza». Del resto, il medesimo Charles Darwin, teorico dell'evoluzionismo, sostiene che «l'ignoranza genera più fiducia della conoscenza», principio che si ritrova qualche secolo prima (1599) in Shakespeare (As you like), ragionando sull'effetto della distorsione cognitiva scoperta nel 1999, appunto da Dunning-Kruger.
Questa premessa è utile a comprendere la «legge del cialtrone», che ha governato e governa il modo di essere del Movimento 5Stelle, dei suoi mandanti e dei suoi dirigenti. Basti osservare ciò che hanno detto due esponenti di rilievo come Roberto Fico e Luigi Di Maio il giorno 26 aprile, ultimo dell'esplorazione affidata al presidente della Camera.
Uscendo, dopo il colloquio finale con il suo collega di partito, Di Maio ha dichiarato (riportiamo quasi tutto il discorso in modo che il lettore possa compiere un'analisi analoga alla nostra, fatte salve le conclusioni di ognuno): «Con il contratto di governo sul modello tedesco ci sarà prima di tutto il cittadino e i suoi bisogni: con un elenco delle cose da fare...» e qui suggerisco di leggere sul web la proposta di contratto che smentisce totalmente la precedente affermazione: si tratta di postulati generici, dietro i quali ci può essere tutto e il contrario di tutto. «Qui conta solo se ai 10 milioni di poveri sotto la soglia di povertà riusciremo a dare 780 euro al mese per superare quella soglia, il reddito di cittadinanza. O a due pensionati 1170 al mese con la pensione di cittadinanza. A questi italiani interessa avere il reddito di cittadinanza o preferiscono che 2 forze politiche continuino a litigare per l'eternità?»
Questo passaggio è esemplare: la proposizione (reddito e pensione di cittadinanza) presentata come un fatto indiscutibile, è invece infattibile, allo stato della finanza pubblica e della conoscenza dei fatti sociali (basti leggere ciò che spiega Boeri, presidente dell'Inps, al riguardo). «Se lo firmeremo sarà un contratto di governo al rialzo e non un compromesso al ribasso. In cui il garante dei cittadini sarà il Movimento 5 Stelle». Anche questa una formulazione cialtrona: cosa significa un contratto di governo al rialzo quando si negozia un compromesso con un altro partito non è chiaro. A meno che non nasconda (poco in verità) la volontà di imporre la propria volontà al Pd. «...Siccome non abbiamo mai pensato a interessi strategici, stiamo mettendo al centro i cittadini. Io credo che sia arrivata l'ora di ridurre finalmente le tasse, di pensare a milioni di disoccupati, ai pensionati, ai 10 milioni di poveri, a tutti quei giovani precari o disoccupati, alle famiglie che hanno bisogno di un aiuto concreto».
Anche qui un falso clamoroso. Benché se i risultati non siano stati apprezzati, l'azione politica degli ultimi anni ha determinato una diminuzione della povertà e un aumento degli occupati, conseguendo gli obiettivi con strumenti compatibili con la finanza pubblica. « rendiamoci conto che qui il tema non è andare con il Pd come non era andare con la Lega, qui si sta dicendo: fare il reddito di cittadinanza, ridurre le tasse, aiutare le famiglie che fanno figli, tagliare gli sprechi.» Divagazioni cioè sull'aria fritta. « al Pd dico di non difendere per partito preso l'operato di governo di questi anni. È chiaro che dal 4 marzo emerga una richiesta dei cittadini sul precariato, sugli effetti della Fornero, sugli insegnanti che vengono mandati a lavorare a 1.000 km da casa, sulle grandi opere inutili. Su questi problemi chiedo di far prevalere il buonsenso».
Tanto per chiarire la faccia tosta e la vocazione alla bugia di questa gente, ricordo che la storia dei 1.000 km da casa per gli insegnanti è connessa alla deprecabile stabilizzazione di oltre 100 mila precari nella scuola. Con essa sono stati coperti posti vacanti. E, dato che i posti vacanti erano soprattutto al Nord, è evidente che la massa di giovani insegnanti da stabilizzare ha trovato le proprie cattedre lontano da casa. Questa è una scuola che, sotto quest'aspetto, è mirata agli studenti. L'idea del «distorto cognitivo» Di Maio è invece che gli stabilizzati debbono insegnare a casa propria anche se lì non ci sono le loro classi per mancanza di studenti (o eccesso locale di professori). Per non parlare della Fornero (allo stato intoccabile) e del «jobs act» (il problema del precariato è la risposta a un semplice dilemma: il lavoro a tempo indeterminato non c'è o è insufficiente a soddisfare le aspirazione. Quindi meglio un lavoro precario che nessun lavoro). Questa dichiarazione ha fatto naturalmente complicare la discussione con il Pd.
Poco dopo, è uscito Fico. Col volto sorridente di chi ha avuto successo, ha, in sostanza, detto che la strada è stata aperta e che quindi, superate le difficoltà interne dei due partiti, l'intesa è a portata di mano. O un'errata valutazione o una falsità, visto che di merito non s'è ancora discusso e si discuterà, se si discuterà dopo il 3 maggio.
Attenzione, tuttavia: c'è del metodo nella cialtroneria. Un metodo che ha messo e metterà in pericolo la democrazia. Guai abboccare.
www.cacopardo.it
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