1-LA SENTENZA. Luigi Di Maio, la giudice che lo massacra: perché il Movimento Cinque Stelle è illegale

2-Liberi e Uguali, la clamorosa voce di scissione. Il retroscena su Bersani e Pd

21 Febbraio 2018 www.liberoquotidiano.it

1-Il nuovo Statuto del Movimento Cinque Stelle non è democratico, quindi sostanzialmente illegale. A dirlo non è uno dei tanti avversari dei grillini, ma un giudice del tribunale civile di Roma, Cecilia Pratesi, che si è espressa dopo il ricorso di un'attivista grillina della provincia di Padova, Maria Elena Martinez.

La causa è nata dopo l'esclusione della Martinez dalle Parlamentarie del 17 gennaio ed è stata presentata a Roma perché lì ricade la sede del Movimento. La candidata esclusa aveva chiesto l'annullamento del voto, il giudice ha respinto il ricorso, anche se nelle motivazioni è stata durissima, come riporta il Corriere della sera: "L'obiezione del M5S che solo il Capo politico abbia la facoltà di valutare le candidature? Fondata, ma ciò prescinde da ogni considerazione circa l'evidente distanza di tale clausola statutaria da canoni minimi di democrazia".

2- Liberi e Uguali, la clamorosa voce di scissione. Il retroscena su Bersani e Pd

21 Febbraio 2018 www.

Liberi e Uguali, la clamorosa voce di scissione. Il retroscena su Bersani e Pd

Liberi, uguali e quasi ridicoli. Nemmeno il tempo di presentarsi alle urne e già dentro il partito anti-Renzi nato a sinistra si parla di "scissione". Una nobilissima tradizione, da quelle parti, che gli uomini dietro il friabilissimo candidato premier Pietro Grasso non vogliono proprio mandare in soffitta. La regia dell'implosione sarebbe quella di Pierluigi Bersani, capofila degli ex Pd: "Sai - avrebbe confidato l'ex segretario dem a diversi suoi ex compagni di partito, secondo quanto riporta Repubblica -, la convivenza con quelli di Sinistra Italiana difficilmente potrà durare".

La linea è chiara: "Dopo il 4 marzo cambia tutto. E noi dovremo riprendere un ragionamento insieme", è lo scenario prospettato da Renzi a quelli del Pd. Il "noi", ovviamente, parte da un presupposto: Matteo Renzi demolito dalle urne ed estromesso dal Pd, che virerebbe di nuovo pesantemente verso sinistra. Michele Emiliano e Andrea Orlando, leader della ormai debolissima minoranza interna del Nazareno, sono pronti. Questa ipotesi di fatto cancella dalla scena politica lo stesso Grasso.

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