M5S, il gran rifiuto di De Benedetto:
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"Esco da quello che viene spacciato per MoVimento ma ne è la negazione"
Di Giampiero Di Santo, 4.2.2018 www.italiaoggi.it
M5S, il gran rifiuto di De Benedetto: "Esco da quello che viene spacciato per MoVimento ma ne è la negazione"
Aveva partecipato alle parlamentarie in vista delle politiche del 2018 e quando aveva superato lo sbarramento posto dai vertici del M5S alle candidature sgradite, si era dichiarata soddisfatta del risultato, anche se il quarto posto in lista non le lasciava grandi possibilità di essere rieletta alla camera. Ma oggi la portavoce (così il M5S definisce i parlamentari, deputati e senatori) siciliana Chiara Di Benedetto ha deciso di abbandonare il MoVimento e di rinunciare alla candidatura perché, ha scritto su Faceboook, "oggi non posso riconoscermi in ciò che viene spacciato per MoVimento, ma che si pone, esattamente, come la sua più volgare negazione".
Un abbandono clamoroso, quello di Di Benedetto, grillina della prima ora, ma oggi, soprattutto, grillina disillusa e delusa a causa della svolta annunciata dal leader Luigi Di Maio. "Oggi mi ritrovo candidata, di nuovo, con un simbolo che parla da sé. Non rimane molto del MoVimento che aveva fatto sperare le persone. Oggi mi ritrovo un leader, una vera propria struttura di partito, ritrovo accanto a me, in lista, riciclati di altri partiti, o candidati con precedenti esperienze politiche di cui, oltretutto questo movimento sembra vantarsi. Mi trovo all'interno di una forza politica che avrebbe dovuto cambiare il sistema e, invece, ci si è adagiato sopra, si è conformato a questo", è l'attacco. Ma Di Benedetto sferra ancora colpi, come quando scrive: "In questo movimento i candidati da mettere in lista vengono scelti perché sono amici di qualcuno, perché un portavoce ha garantito per loro. Chi può, chi è vicino ai vertici, cerca di garantire l'elezione dei propri fedeli uomini, organizzando cordate per le votazioni online, denigrando e infangando altri candidati, mentendo spudoratamente, dimostrando tutta l'ipocrisia di un partito che inneggia alla trasparenza ma che poi muove le carte sottobanco.
Tutte le persone che, in questi anni hanno davvero cercato di contrastare questa deriva sono state messe alla porta, me compresa; altre, si sono adeguate in fretta alla nuova forma, un po' per furbizia, un po' per inerzia. Io Sono stata isolata ed emarginata sia all'interno del mio gruppo parlamentare, sia sul territorio, sia dai vertici della “comunicazione” che mi hanno impedito, anche fisicamente, di partecipare ai lavori e riunioni, ad esempio, sul programma. Il mio quarto posto in lista, che scongiura la mia rielezione, risulta quanto mai giusto e veritiero poiché, nonostante i 5 anni a lottare nell'interesse dei cittadini, non sono, evidentemente adatta a rappresentare questo nuovo movimento e, alla luce degli ultimi risvolti e delle ultime scelte in campo di candidati uninominali, non lo voglio. E' evidente che anche questo nuovo movimento non voglia me, unica portavoce uscente a Palermo, e neanche tanti altri validissimi attivisti che sono stati epurati senza alcuna motivazione. Questo movimento preferisce candidare ex assessori pd, ex uomini di segreterie politiche, ex qualsiasi cosa, piuttosto che candidare chi, nel bene e nel male, ha sempre cercato di tutelare l'integrità del Movimento stesso. Qualcuno potrebbe dirmi che avrei fatto meglio a non ricandidarmi e, probabilmente avrebbe anche ragione, ma non potevo immaginare che si raggiungessero tali livelli e, perciò, ho combattuto fino alla fine, per rappresentare quegli attivisti veri che stanno soffrendo maledettamente questa tanto temuta deriva, ho sperato di poter fare ancora qualcosa per tutelare il MoVimento, arginare tutto ciò ma, evidentemente, sono ancora un'inguaribile ottimista! Nei prossimi giorni invierò la richiesta, tramite raccomandata, per uscire dalla nuova associazione del movimento 5 stelle".