1-Bisignani, il retroscena-bomba: "M5S al governo, Di Maio no". I nomi
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2-D'Alema, ora è terrorizzato. "Occhio ai francesi, ci vogliono..”
17 Dicembre 2017 da www.liberoquotidiano.it
Bisignani, il retroscena-bomba: "M5S al governo, Di Maio no". La spifferata su tutti i ministeri: fa i nomi
Di questo passo sia il centrodestra che Matteo Renzi rischiano di diventare i più importanti motivi di una possibile vittoria del Movimento cinque stelle. Luigi Bisignani sul Tempo ne è praticamente certo, nonostante gli sforzi anche fisici di Silvio Berlusconi, impegnato ogni giorno a mettere il silenziatore ai rimbrotti di Matteo Salvini. E nonostante la maratona televisiva del segretario Pd che saltella da un programma all'altro.
I grillini ormai ne sono consapevoli, aggiunge Bisignani, al punto che "sono pronti ad allearsi anche con il diavolo purché venga rotto quell'asse fortissimo e danno che secondo loro unisce oggi Forza Italia con il Pd". I grillini avrebbero anche accettato prospettive del tutto nuove rispetto a quelle previste finora. In caso di alleanza con la lega di Salvini o gli ex comunisti di Pier Luigi Bersani, il premier designato potrebbe anche non essere Luigi Di Maio. Per lui però nessun problema, visto che gli avrebbero già riservato la poltrona di Presidente della Camera.
A quel punto il candidato premier da presentare a Sergio Mattarella diventerebbe Pietro Grasso, sul quale anche i grillini non hanno motivi di critica. Spuntano anche indiscrezioni sui possibili ministri "tecnici" o quasi, come il grillino Alessio Zaccaria alla Giustizia, Luigi Zingales all'Economia, in alternativa anche a Paolo Savona o il banchiere Antonio Guglielmi. Alla difesa o all'Interno il generale della Finanza Umberto Rapetto. Tra i candidati per l'Economia c'è anche una donna, Mariana Mazzucato, oggi consigliera del leader laburista Jeremy Corbyn.
2-D'Alema, ora è terrorizzato. "Occhio ai francesi, ci vogliono...". Così l'Italia farà una brutta fine
17 Dicembre 2017 libero
D'Alema, ora è terrorizzato. "Occhio ai francesi, ci vogliono...". Così l'Italia farà una brutta fine
Una delle ossessioni che tormentano il sonno di Massimo D'Alema, oltre a Matteo Renzi, è che il prossimo governo italiano possa assomigliare a quello appena costituito in Austria, dove l'estrema destra ha conquistato tre ministeri chiave. In un'intervista alla Stampa, l'ex ministro ha chiarito: "Ciò che sta accadendo in una parte d’Europa e preoccupante e l’Italia non e estranea a questo rischio".
Quanto alla nuova lista, D’Alema la presenta come una sinistra non necessariamente di opposizione: "Siamo una forza riformista che, a determinate condizioni, e pronta a prendersi le sue responsabilita. Non ci sentiamo affatto fuorigioco". Più in generale, accusa D’Alema, "ho visto governanti che hanno passato anni a baciare la pantofola della Merkel e adesso sono passati alla pantofola di Macron". A proposito del quale dice: "I francesi sono francesi, c’e da parte loro una forte visione egemonica, direi quasi coloniale. Il problema e la fragilità della classe dirigente italiana: non e una novità che una parte della classe dirigente sia subalterna allo straniero".