Da Sposetti soccorso rosso a coop e archivi dei partiti
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Il tesoriere dei Ds fa passare due emendamenti che stornano soldi destinati a musei e biblioteche
Redazione - Gio, 30/11/2017 - 08:46 www.ilgiornale.it
Roma - Dimezzano il bonus bebè ma i soldi per fare favori agli amici li trovano sempre.
E d'altra parte a che altro potrebbe servire la Legge di Bilancio targata Pd se non a finanziare partiti, sindacati e soci delle coop? Sono due i brillanti emendamenti che vanno in questa direzione già approvati in Parlamento. Il merito va tutto al senatore Ugo Sposetti, tesoriere dei Ds spesso al centro di bufere e polemiche. Grazie a un suo emendamento è stato stanziato un milione di euro per la conservazione e l'informatizzazione degli archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori. Finanziamento che partirà dal 2018 visto che è già stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato. Il fondo ad hoc viene istituito presso il ministero dei Beni e delle attività culturali e infatti va a togliere soldi a musei, biblioteche ed archivi.
Ma il vero capolavoro è l'altro emendamento sempre frutto dell'ingegnosa mente di Sposetti che ha deciso di cambiare un articolo del codice civile per favorire i soci delle cooperative. «L'articolo 2.467 del codice civile non trova applicazione per le somme versate dai soci alle cooperative a titolo di prestito sociale», recita l'emendamento. L'articolo nella formulazione attuale intendeva risolvere la questione della qualificazione delle somme stanziate dai soci a favore della società. Somme che nella sostanza costituiscono parte del capitale sociale. Per tale motivo il legislatore aveva sancito la postergazione (ovvero la posticipazione) dei relativi crediti rispetto a quelli degli altri creditori che nel caso delle coop sono rappresentati ad esempio dai fornitori. Con il suo emendamento Sposetti va a tutelare i soci che affidano i risparmi a una cooperativa, comportandosi dunque come se questa fosse una banca. Il prestito sociale però non rappresenta un risparmio ma capitale di rischio.
Insomma dato che sono in continua crescita le coop che falliscono, il Pd cerca di salvare o almeno di ritardare la fine di quel sistema con interventi ad hoc che penalizzano i cittadini.