Riforma PA, si potrà licenziare uno statale solo dopo tre anni di "bocciature"
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I dipendenti statali potranno tirare più di un sospiro di sollievo.
19 Maggio 2017 da ilgiornale.it
I dipendenti statali potranno tirare più di un sospiro di sollievo. La riforma Madia sulla Pubblica amministrazione approvata dal Consiglio dei ministri ha varato le nuove regole per licenziamenti e visite fiscali, tutt'altro che severe nei confronti di furbetti e sfaccendati.
Licenziamenti
Da un lato la riforma aumenta i casi da sei a dieci per i quali lo statale potrà essere licenziato. Dall'altro però introduce il sistema della "bocciatura" che, se reiterata per tre anni, potrà portare alla perdita del lavoro.
Produttività
Festa grande per i professionisti dell'imboscamento, che potranno continuare a godere dei premi di produttività. Le "valutazioni della performance" non prevederanno più le tre fasce fissate dalla legge Brunetta, finora mai applicate e che avrebbero azzerato i premi a un quarto del personale. Adesso i premi saranno attribuiti sulla valutazione dell'intero ufficio, non più singolarmente. Per evitare i famigerati premi a pioggia, la riforma si affida alla contrattazione decentrata.
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