Non capiscono niente ma spiegano sempre tutto con grande sicurezza

Una settimana densa di eventi tragici, dagli attentati a Oslo e in Egitto, alla reazione americana

 di Sergio Soave , da ItaliaOggi.it,  12.4.2017

Una settimana densa di eventi tragici, dagli attentati a Oslo e in Egitto, alla reazione americana al bombardamento con gas della popolazione siriana, per citare solo gli avvenimenti più rilevanti, ha anche segnato una tumultuosa revisione dei giudizi (e dei luoghi comuni) prevalenti nell'opinione pubblica globale. L'accoglienza umanitaria svedese, presentata fino a ieri come il vero baluardo contro l'estremizzazione e il terrorismo islamista, viene ora rivoltata nel suo contrario. Si esagerava prima nelle lodi, si esagera ora nelle critiche.

Lo stesso vale per il regime militare egiziano, demonizzato in nome delle primavere arabe e che ora, restaurato da un colpo di stato, sembra l'unico antidoto a una sanguinosa guerra di religione. Anche i sostenitori acritici della democratizzazione hanno rapidamente dimenticato che i fratelli musulmani avevano vinto le uniche elezioni passabilmente democratiche tenute in Egitto.

Quello che poi ha traballato in modo frenetico è il giudizio su Donald Trump, passato in poche ore da cinico succube dell'autoritarismo russo a eroe della resistenza umanitaria. Si mette in luce, per spiegare il cambio di giudizio, il carattere erratico della politica presidenziale. Sarà vero, ma se l'orientamento dell'amministrazione americana era così incerto e variabile, perché i giudizi negativi erano invece così assertori e privi del più elementare «beneficio del dubbio»?

Il fatto è che si sta innestando, su una situazione reale complessa e difficile da decifrare anche per il mimetismo ideologico dei protagonisti (a cominciare dal comunismo cinese che difende il libero mercato contro un'America protezionista), si affermano invece, al livello dell'opinione pubblica, letture ideologiche «usa e getta», sempre generalissime, sempre indiscutibilmente sicure, naturalmente fino alla settimana dopo.

Così abbiamo letto che è in corso, sicuro sicuro, una guerra di religione tra un miliardo di musulmani e un miliardo di cristiani, salvo leggere la settimana dopo che è la malvagia colonizzazione occidentale a produrre il terrorismo, oppure che la natura di tutte le religioni è pacifica, oppure che quelle monoteiste sono intimamente portate al proselitismo che è fonte di inevitabili conflitti. Naturalmente è bene che si cerchino interpretazioni generali dei fatti particolari, il che porta a teorizzare: quello che fa una certa impressione è la variabilità tumultuosa di queste teorie, che non si limitano a operare le correzioni conseguenti alla modificazione dei fatti, come sarebbe ovvio, ma si capovolgono da un giorno all'altro nel loro contrario. Insomma quello cui eravamo abituati nella politica italiana ora lo si vede all'opera anche sulla dimensione globale.

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