Pd sconfitto in commissione al Senato. La maggioranza traballa
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Il candidato di Area Popolare eletto presidente della commissione Affari Costituzionali con i voti di opposizioni e scissionisti. Il Democratici chiedono un incontro a Gentiloni e Mattarella
di Redazione da Il Foglio.it 5 Aprile 2017 alle 18:48
Forse si tratta solo di "normali fibrillazioni", ma l'impressione è che la poltrona di Paolo Gentiloni non sia più così solida. Infatti, dopo le "minacce" degli alfaniani che avevano chiesto al presidente del Consiglio un incontro perché "seriamente preoccupati" di una "deriva a sinistra dell'azione di governo", oggi sono arrivati i fatti.
Salvatore Torrisi, senatore di Alleanza Popolare, è stato eletto presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato. Niente di strano se non fosse che il candidato prescelto non era lui ma l'esponente Pd Pier Giorgio Pagliari. Anzi, proprio stamattina, Ap si era affrettata a spiegare che Torrisi non era in corsa per la presidenza. Peccato che alla prova dei fatti le cose sian andate in maniera diversa. Un avvertimento a Gentiloni? Di certo c'è che i Democratici non hanno gradito. E hanno chiesto un incontro al premier e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Non fosse altro perché la Commissione è quella che dovrà occuparsi della legge elettorale. E quindi l'elezione, più che un dispetto, sembra essere un chiaro segnale politico.
Torrisi è stato eletto con 16 voti contro gli 11 di Pagliari. I due senatori di Ala non hanno partecipato all'elezione, una la scheda bianca. Il Movimento 5 Stelle sottolinea che il senatore Pd è stato "impallinato" da un terzo dei voti della maggioranza, 5 su 16. Secondo indiscrezioni sarebbero stati due senatori Democratici a votare contro le indicazioni del partito.
Ma ovviamente il caso ha scatenato uno scambio di accuse reciproco. "Oggi sono nate larghe intese in Senato per non fare la legge elettorale - attacca il senatore renziano Andrea Marcucci - Mdp, Forza Italia, M5s ed i centristi hanno eletto il loro presidente nella commissione Affari Costituzionali, con l'obiettivo di consegnare l'Italia al proporzionale". Per Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi, "ciò che è successo in prima commissione al Senato è molto grave dal punto di vista politico. E' il tradimento di una normale modalità di stare insieme in maggioranza. Siamo molto preoccupati per quello che è avvenuto".
Ancora più duro il presidente del Pd, Matteo Orfini: "È un vulnus che dobbiamo vedere se è possibile rimarginare. Non è un voto su un emendamento. È un fatto gravissimo che un partito della maggioranza si sia comportato in questo modo. Non è un fatto che può passare senza un chiarimento. Noi abbiamo chiesto un incontro al premier Gentiloni e al presidente della Repubblica Mattarella". La crisi di governo è alle porte? Ap starebbe valutando un passo indietro di Torrisi. Forse è solo il classico "gioco delle parti", forse qualcuno ha colto l'occasione per cercare di "agitare" la maggioranza. Di sicuro oggi Gentiloni è meno tranquillo di ieri.
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