Sono i dati che minano la credibilità dell'Italia
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In Sicilia c'è un consigliere regionale che, regolamento alla mano, ha maturato un vitalizio di 2 mila euro al mese dopo avere partecipato appena a cinque sedute. Come si può andare a Bruxelles (o Berlino) a fare la voce grossa?
di Carlo Valentini , ItaliaOggi.it 31.3.2017
È sacrosanta l'opposizione a un'Europa fondata su un rigore tecnocratico imposto dalla Germania perché a essa conviene. Una simile politica economica non avrebbe consentito agli Stati Uniti di riavviarsi dopo lo choc dell'11 settembre. È giusto quindi chiedere il mutamento della politica economica dell'Ue, che deve tenere conto delle criticità e degli aspetti sociali.
Espresso con forza il concetto che non ci può essere un'Europa chiusa nei suoi numeri e insensibile al resto e aggiunto che è improduttivo piangerci addosso, non sarebbe male interrogarci sulle nostre debolezze poiché a volte un onesto esame di coscienza può significare un rafforzamento della proprio consapevolezza e quindi delle proprie scelte e decisioni.
Il rigore predicato e imposto dai tedeschi a propria immagine e somiglianza è stato (giustamente) mal digerito. Ma le colpe degli altri non possono servire a nascondere le proprie. Come facciamo a presentarci a Bruxelles e Berlino e pretendere solidarietà e credibilità quando Ernst&Young certifica che il Comune di Roma ha 25 mila dipendenti, quasi il doppio di quelli di Berlino o Londra, e registra un disavanzo strutturale annuo pari a 1,2 miliardi? È vero che una Capitale ha problemi particolari ma come spiegare a un cittadino tedesco, che paga regolarmente le tasse, che le tre principali municipalizzate romane, cioè Acea (energia e acqua), Ama (rifiuti) e Atac (trasporti) hanno 31.338 dipendenti, più della Fiat, e forniscono una qualità dei servizi assolutamente inferiore alla media europea? Per non parlare del deficit complessivo, che si avvicina ai 20 miliardi ed è un pozzo senza fondo.
È probabile che il cittadino tedesco strabuzzerà gli occhi. Poi gli arriva la relazione della Corte dei conti sulla situazione della Sicilia: tutti i lander tedeschi sono in equilibrio economico, la Sicilia invece ha un deficit che si avvicina ai 10 miliardi e paga lo stipendio a 27 mila dipendenti.
Non finisce qui. Al cittadino tedesco a cui chiediamo di non fare storie sulla flessibilità dobbiamo pure annunciare che la pubblica amministrazione dispone di 1.049 vetture blu, ancora in servizio dopo i vantati tagli. E se proprio lo vogliano «stendere» possiamo informarlo che in Sicilia c'è un consigliere regionale che, regolamento alla mano, ha maturato un vitalizio di 2 mila euro al mese dopo avere partecipato appena a cinque sedute.
Come si può andare a Bruxelles (o Berlino) a fare la voce grossa?
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