Raggi, la stampa estera scarica la sindaca M5S. Critiche da FT, WSJ, L'Express

Secondo la stampa straniera il flop della sindaca romana potrebbe aver guastato irrimediabilmente i sogni di gloria del M5S alle prossime Politiche

Di Marco Zonetti, Affaritaliani 13.3.2017

La stampa estera scarica Virginia Raggi. Dopo l’idillio del giugno 2016 quando ogni quotidiano e testata del mondo celebrava il trionfo della giovane sindaca pentastellata che, prima donna della Storia, conquistava la Capitale, oggi le pagelle della stampa estera all’amministrazione Raggi sono perlopiù disastrose.

L’ultima voce critica è il francese L’Express, che compie una disamina spietata del mandato di Virginia Raggi bastonandola già nel sottotitolo: “Passata sotto la guida del Movimento Cinque Stelle, la Capitale italiana sarebbe dovuta essere un modello di probità. E invece la nuova sindaca accumula gli insuccessi. Al punto di mettere in pericolo il suo partito”.

L’articolo dell’Express è stato criticato dai grillini, …..

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Nel loro excursus dei flop di Virginia, i francesi Charles Haquet, inviato speciale a Roma e Vanja Luksic, ricordano anche la débacle del “frigogate” che, a quanto pare, ha fatto ridere anche Oltralpe. Non è cambiato niente, leggiamo sull’Express.

Il Financial Times parla infatti di “fiasco che fa colare a picco le ambizioni del M5s” e di autentico “calvario” – riferito alla Raggi, anche sono i romani a portarne dolorosamente la croce – e, come l’Express, la “Bibbia della City” sottolinea che le mire di Beppe Grillo di voler utilizzare la Raggi come successo da esibire in vista delle elezioni nazionali siano fallite miseramente. Il FT, insomma, decreta che il flop Raggi potrebbe aver compromesso la conquista pentastellata di Palazzo Chigi.

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La testata inglese sottolinea l’atavica differenza tra le due città, Torino più elegante e riservata, Roma più corrotta e caotica, ma se critica aspramente la Raggi non manca di pungolare anche la Appendino sulla questione del Tav e sulla privatizzazione dell’acqua pubblica, autentici “tradimenti” per molti suoi sostenitori.

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 Insomma, giudizio non proprio lusinghiero anche dall’Economist. Restando in area economico-finanziaria e nelle fonti in lingua inglese, il giornalista Darrell Delamaide nella sua rubrica sito Watch Market, legato alla Dow Jones & Co, parla di “esperienza disastrosa” della Raggi e guarda con timore a un possibile governo pentastellato; mentre resta ancora vivido l’eco della sentenza letale del newyorchese Wall Street Journal, secondo cui la bella avvocatessa trentottenne a Roma “ha portato il caos e la paralisi”.

Lo spagnolo El Pais parla invece di “una sindaca seduta su una bomba a orologeria–…. e sottolineando che “nessuno capace di intendere e di volere” avrebbe potuto assumersi l’onere di amministrare Roma, sottinteso: figuriamoci una persona inesperta come lei. El Pais fa anche notare che, se la Raggi dovesse finire sul banco degli imputati, si aprirebbe una spinosa controversia nell’ambito dell’onestà tanto sbandierata dal M5s. Insomma, i giornali di Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Spagna sono unanimi nel verdetto negativo per la Raggi, e in linea di massima sottolineano che il flop della sindaca romana potrebbe aver guastato irrimediabilmente i sogni di gloria del suo partito alle prossime elezioni politiche.

Aspramente criticata dalla stessa stampa estera che l’aveva tanto esaltata ai tempi della vittoria, la sindaca romana parte dunque per gli USA con questo non facile fardello sulle spalle, e sono già in molti a malignare che la trasferta abbreviata non sia per contenere i costi bensì il numero di possibili gaffe diplomatiche che finirebbero per segnare la sua condanna definitiva al cospetto degli osservatori internazionali.

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