Jobs Act, Consulta: 'Inammissibile referendum sull' Art.18'. Ok a consultazione sui voucher
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Via libera invece ai quesiti sui voucher e sulla responsabilità in solido appaltante-appaltatore. Presenti 13 giudici
Redazione ANSA ROMA 11 gennaio 2017 15:25
Il referendum sull'art. 18 non si farà: la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito. Il referendum proposto dalla Cgil puntava ad abrogare le modifiche apportate dal Jobs Act allo Statuto dei lavoratori e a reintrodurre i limiti per i licenziamenti senza giusta causa. Via libera invece ai quesiti sui voucher e sulla responsabilità in solido appaltante-appaltatore.
Nell'odierna camera di consiglio la Corte Costituzionale ha dichiarato: ammissibile la richiesta di referendum denominato "abrogazione disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti" (n. 170 Reg. Referendum); ammissibile la richiesta di referendum denominato "abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)" ( n. 171 Reg. Referendum); inammissibile la richiesta di referendum denominato "abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi " (n. 169 Reg. Referendum). E' quanto riporta la nota della Consulta.
Opposizioni all'attacco dopo la decisione della Consulta. "Dalla Consulta - attacca Salvini - sentenza politica, gradita ai poteri forti e al governo come quando bocciò il referendum sulla legge Fornero. Temendo una simile scelta anche sulla legge elettorale il prossimo 24 gennaio, preannunciamo un presidio a oltranza per il voto e la democrazia sotto la sede della Consulta a partire da domenica 22 gennaio". "Non commento il no della Consulta - dice il parlamentare M5s Danilo Toninelli - al referendum sull'art.18 ma il Governo non canti vittoria: il Jobs Act è veleno per economia e lo aboliremo". "Questa primavera - commenta Luigi Di Maio - saremo chiamati a votare per il referendum che elimina la schiavitù dei voucher. La Corte Costituzionale ha appena dato l'ok. Sarà la spallata definitiva al Pd, a quel partito che ha massacrato i lavoratori più di qualunque altro e mentre lo faceva osava anche definirsi di sinistra!".
Lorenzin, da sentenza no effetti sul governo - "Assolutamente no, non ha niente a che vedere con la durata del governo che è impegnato fuori dal Palazzo a far fronte alle priorità del paese e in Parlamento a fare la legge elettorale". Così, a margine del question time alla Camera, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nega, parlando con i giornalisti, una relazione tra il referendum sui due quesiti del jobs act ammessi dalla Consulta e la vita dell'esecutivo.
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