Perché l'M5s ha così pochi militanti e tanti voti ?
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La ragione è semplice: chi li sostiene non diventa di solito un militante, ma si limita a votarli
di Marco Bertoncini ItaliaOggi 5.1.2017
Si è vista, se non un'irrisione, senz'altro molta ironia, nel contare i 40 mila partecipanti al voto in rete indetto da Beppe Grillo sul codice di comportamento, rispetto al numero doppio rilevato per il precedente codice, un modello di forcaiolismo puro. Indubbiamente, per un partito accreditato di quasi il 30% fra i votanti e per di più cultore del Sacro Blog, alcune decine di migliaia di partecipanti a una consultazione in rete sembrano irrisori. Però la partecipazione reale, nei partiti consolidati, è tutt'altro che estesa. Non solo: i pentastellati attraggono voti in quantità, ma non iscritti, attivisti, simpatizzanti, se non in misura limitata.
La ragione è semplice: chi li sostiene non diventa di solito un militante, ma si limita a votarli, magari senza restare fedele, e quel voto è di condanna per gli altri, non di lode per loro. Bisogna, per una volta, dar ragione al filogrillino Marco Travaglio, il quale, nel peana innalzato al nuovo codice etico, ha notato: «Dei 5 Stelle, almeno finora, si è potuto dire di tutto, ma non che rubino, concutano, si facciano corrompere, intaschino denaro pubblico. Perciò le indagini che li riguardano non han fatto crollare loro i consensi».
Vero. Molti elettori giudicano i politici un blocco di corrotti ladroni: logico che, per ripicca, promuovano chi non si presenta con tali caratteri negativi. Inoltre, quand'anche gli elettori facessero propria la condanna di Croce contro la «petulante richiesta che si fa dell'onestà nella vita politica» e chiedessero competenza, sarebbe gioco facile rilevare che troppi politici italiani non brillano per capacità. I grillini saranno altrettanto incapaci, ma molti elettori sono convinti che non potrebbero essere peggiori degli altri.
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