Ecco 36 mila nuovi posti di lavoro
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Burger King nel prossimo anno assumerà 2.500 persone, altre 2.500 assunzioni sono in dirittura di arrivo a Emirates, Ryanair offre 2.250 posti, Marriot 665…..
Di Marino Longoni Italia Oggi 2.1.2016
Burger King nel prossimo anno assumerà 2.500 persone, altre 2.500 assunzioni sono in dirittura di arrivo a Emirates, Ryanair offre 2.250 posti, Marriot 665, Amazon Italia 600, Elnos shopping 500, come Witt Italia, ReMax Italia 486, Nuova Coop 340, Club Med 300 e così via. Sono oltre 36 mila i nuovi posti di lavoro disponibili nel 2017, segnalati a ItaliaOggi Sette dalle aziende di medie e grandi dimensioni (elenco dettagliato a pag. 45 del settimanale in edicola da lunedì 2 gennaio). Il blocco più consistente è tuttavia quello delle aziende operanti nel settore delle vendite dirette (Univendita e Avedisco), che ha offerto la disponibilità di oltre 21 mila posizioni da coprire nel nuovo anno. Le professionalità più richieste sono quelle dei laureati in ingegneria e nelle discipline tecnico-informatiche ed economiche.
Stando alle disponibilità segnalate a questo giornale, dunque, sembra che il mercato del lavoro abbia ormai svoltato e sia intenzionato a lasciarsi dietro le spalle gli anni più difficili. Anche gli ultimi dati ufficiali sembrano andare in questa direzione: mercoledì scorso la nota congiunta di Ministero del lavoro, Inps, Istat e Inail segnalava che nel terzo trimestre gli occupati sono cresciuti dell’1,1% su base annua, 1,8% se si considerano solo i lavoratori dipendenti.
Una nota di Cna diffusa il 29 dicembre registrava inoltre una crescita dell’occupazione nelle piccole e medie imprese del 6,7% nei primi 11 mesi del 2016. Un ottimo risultato che va però letto in profondità: infatti le assunzioni a tempo indeterminato sono cresciute con un ritmo più blando (-39,7%) rispetto ai primi 11 mesi del 2015, quando però erano in vigore sgravi contributivi previdenziali molto consistenti, mentre il segno positivo ritorna per i contratti a tempo determinato (+9,6%) e l’apprendistato (+23,1%). A novembre 2016 il contratto maggiormente utilizzato da artigiani, micro e piccole imprese è il tempo indeterminato (riguarda il 76% dei lavoratori dipendenti), seguito a enorme distanza dal tempo determinato (15,1%) e dall’apprendistato (7,5%).