Usa, Trump presidente. M5S in rivolta contro Grillo filo-Trump
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Usa, Trump presidente. Grillini contro Grillo. Caos nel M5S, La vittoria a sorpresa di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane rischia di far implodere il Movimento 5 Stelle.
Affaritaliani 10.11.2016
Beppe Grillo, dopo essere stato in silenzio per tutta la campagna elettorale Usa, e con lui anche Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ha subito messo il cappello sul trionfo del tycoon a stelle e strisce scrivendo sui social "Un vaffa pazzesco come il nostro". Peccato che questa uscita del fondatore dei penstellati non sia affatto piaciuta a moltissimi fan grillini. Tutta la parte di sinistra, anche radicale, della base dei 5 Stelle è insorta contro la "xenofobia", il "razzismo" e il "sessismo" del nuovo inquilino della Casa Bianca. "Cosa facciamo adesso? Stiamo pure con Trump?", scrive Luisa. "Incredibile, Grillo pensi ai casini che sta combinando la Raggi a Roma e lasci stare la politica estera!", aggiunge Mattia.
L'impressione è quella di un tentativo tardivo e un po' maldestro di "salire sul carro del vincitore". Certamente il Trump anti-conformista e anti-sistema assomiglia in parte al M5S ma in tema di sicurezza, immigrazione e lotta al terrorismo le posizioni del nuovo presidente Usa e dei pentastellati sono lontani anni luce. La politica estera è il punto debole di Grillo, soprattutto dopo la scomparsa di Gianroberto Casaleggio. Prima la campagna durata anni per uscire dall'euro, con tanto di referendum sbandierato ma impossibile da tenere in Italia (poi abbandonata), in seguito l'alleanza mai digerita con lo Ukip di Nigel Farage al Parlamento Ue, rinnegata con il no alla Brexit di Grillo (scelta clamorosamente smentita dagli elettori britannici) e infine l'endorsement a Trump, molto più simile alla Le Pen e a Salvini che non ai 5 Stelle. E infatti la base pentastellata non ha affatto gradito.
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