Pd, verso la scissione: Renzi mette Bersani all'angolo
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Il Pd esplode, la scissione: chi va via. Ma Renzi li frega, Bersani è finito
Libero, 10.10.2016
Ormai il Pd è spaccato e torna l'ombra della scissione. A prospettarla, dopo l'intervista di Pierluigi Bersani e i No al referendum di Roberto Speranza e Massimo D'Alema, è lo stesso presidente del Consiglio: "A questo punto la rottura appare davvero insanabile. Quelli hanno un solo obiettivo: farmi fuori. Voterebbero no al referendum anche se cancellassi l'Italicum". In ogni caso, riporta in un retroscena il Messaggero, oggi 10 ottobre, in direzione del partito, il premier ribadirà di essere disponibile a cambiare la legge elettorale, forse anche presentando un documento che verrà poi messo ai voti.
La strategia di Renzi è: essere disponibile a rivisitare l'Italicum, venendo così incontro alla sua minoranza per sostenere il Sì al referendum, e dimostrare così che il No di Bersani "è strumentale" e che non è vero che lui è "solo chiacchiere". Provare insomma che l'ex segretario e i suoi "usano il referendum come un congresso, con il solo obiettivo di mandarmi a casa". Ergo, se i ribelli accettano le modifiche, bene. Altrimenti il loro "rifiuto preventivo a trattare" "dimostrerà agli elettori del Pd chi opera in buona fede, nell'interesse del partito e del Paese, e chi punta soltanto a riconquistare poltrone e poltroncine". E in ogni caso, lui ne uscirà bene.
Sull'Italiacum che resta "una buona legge in quanto consente di sapere chi ha vinto già la sera delle elezioni, garantendo stabilità", Renzi quindi sarebbe disposto persino ad abolire il ballottaggio, a non porre veti alla proposta che piace ad Angelino Alfano di mantenere il doppio turno, e a dare il premio di maggioranza all'alleanza vincente.