la Commissione Antimafia, Scarpinato contro il legale della famiglia Borsellino

Movente “mafia e appalti”rappresentazione alquanto degenerata di un sistema che stava cadendo”, ha detto Trizzino

Paolo Pandolfini — 8 Ottobre 2023 ilriformista.it

Il dossier “Mafia e Appalti” a cui stavano lavorando i carabinieri del Ros diretti dall’allora colonnello Mario Mori era di grandissima importanza per Paolo Borsellino. Lo ha ricordato ancora una volta l’avvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino e legale della famiglia del magistrato ucciso il 19 luglio 1992 a Palermo, ascoltato ieri in audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia.

“Emerge dalla storia recente degli atti processuali e dalle sentenze definitive che si attribuisce grande importanza al movente ‘mafia e appalti’ proprio perché era il fulcro di una rappresentazione alquanto degenerata di un sistema che stava cadendo”, ha detto Trizzino, concludendo così l’audizione iniziata la scorsa settimana.

 

“Il popolo italiano era inviperito per aver scoperto che c’era un sistema che si reggeva sull’erosione costante della spesa pubblica con alleanze anche mafiose”, ha quindi aggiunto il legale, parlando di “un enorme sistema degenerato, enorme corruzione” e sottolineando che “c’era un clima da Norimberga. Quando crolla un sistema è così: il sistema reagisce. E Falcone, Borsellino e Di Pietro volevano fare le inchieste”. Trizzino durante l’audizione ha riportato un frase di Borselli che, rivolgendosi ai colleghi Giuseppe Pignatone e Guido Lo Forte, avrebbe detto che non gli raccontavano tutta la verità sul rapporto del Ros che poco dopo venne archiviato.

Pure Roberto Scarpinato, anch’egli allora pm a Palermo, sarebbe stato a conoscenza dell’attività svolta da Borsellino con i carabinieri. .....un quanto mai nervoso Scarpinato dopo essere stato ‘bacchettato’ da Chiara Colosimo (Fd’I), presidente della Commissione antimafia.

“Sono venti minuti che lei interviene, ma non siamo in un’aula di un tribunale e questo non e’ il contro esame di un teste”, aveva detto Colosimo interrompendo la successione di domande rivolte

da Scarpinato al Trizzino. “Qui si fanno domande – aveva aggiunto – che servono per ricostruire la

storia e non per legittimare o meno alcune posizioni. Le chiedo di stare nei tempi”.

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