Pechino calcio, Napoli antisportivo
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Buon primo tempo: il Napoli tatticamente ben disposto (bravo Mazzari), aspetta la Juve
nella sua metà campo e la inforca 2 volte con ottimi Cavani e Pandev. Interventi al limite fin dall’inizio e poi vengono giustamente sanzionati. Fin qui il calcio giocato. Poi Mazzari da l’avvio al suo show, alle sue proteste melodrammatiche: si agita. Protesta per ogni fallo subito dai suoi (e fischiato dall’arbitro) che così si innervosiscono e lo spettacolo sportivo termina. Non ho mai sentito Mazzari ammettere le colpe dei suoi, sempre degli altri. Per arrivare a superare il limite della sportività: non presentare la squadra alla premiazione ! Il calcio così perde i connotati di GIOCO dove gli elementi sono tre: le 2 squadre e l’arbitro e ognuno di queste tre parti può sbagliare e lo sbaglio fa parte fa parte del gioco. Se a un goal si da colpa al fallo commesso per un errore del passaggio avvenuto 30 secondi prima in altra parte del campo, non meravigliamoci, così continuando, che il gol subito è colpa del… massaggiatore!
Il grave caso della non presentazione della squadra alla premiazione, assieme al giocatore sospeso che in piazza a Roma protesta perché non ha potuto difendersi in modo compiuto davanti al giudice sportivo; se aggiungiamo che una proposta di 3 anni di sospensione per certi giocatori questi vengono assolti, dico assolti, dal secondo giudice, lo scandalo delle scommesse ecc.; a questo punto credo si possa dire che il calcio come gioco, ha toccato il fondo.
Interessi di vario genere, Presidenti megalomani, tifosi irreggimentati e sempre più esigenti pur squattrinati, l’hanno condannato alla riabilitazione, a tifare per le squadre di paese. CW 12.8.2012