I deputati forcaioli sconfitti dai giudici
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…….(Alle Olimpiadi) L'Italia, la nazione più imbelle del globo terracqueo, svetta
nelle discipline guerriere. Com'è possibile? Mistero. D'altra parte, pur essendo Roma passata alla storia quale culla del diritto, la nostra Patria ha attualmente la giustizia più scassata d'Europa. Stavolta però non mi riferisco tanto al potere strettamente giudiziario, quanto a quello legislativo: Camera e Senato. La notizia che ci ha lasciati basiti è relativa ad Alfonso Papa, deputato del Pdl, finito a Poggioreale - galera napoletana - per una serie di reati gravi, tra cui l'associazione per delinquere. Questo signore - magistrato - fu arrestato dopo un voto a Montecitorio, senza il quale non sarebbe stato privato della libertà. I colleghi onorevoli, come sempre accade in queste circostanze, furono chiamati a esprimersi sul seguente quesito: Papa è o non è avvolto da fumus persecutionis? Per rispondere alla domanda, essi avrebbero dovuto leggere le carte. Se le avessero lette, infatti, avrebbero capito ciò che hanno capito - successivamente - sia la Cassazione sia il Tribunale del riesame, e cioè che Papa meritava sì di essere processato, ma non recluso. Quindi? Il fumus persecutionis c'era, ma la Camera non lo ha visto. Perché? I deputati non sono ciechi, però incapaci di giudicare causa negligenza, incoscienza, superficialità, appiattimento sulle ragioni di partito e di schieramento. In poche parole sono indegni di rappresentare i loro elettori. Massì, diciamolo in modo brutale: anziché studiare gli atti dell'inchiesta, questi mestieranti della politica hanno «condannato» il suddetto poveraccio ubbidendo a logiche di bottega, a ordini dei loro capibranco. Altrimenti si sarebbero resi conto della porcata che andavano commettendo. Speriamo almeno che ora se ne vergognino. Ma non sarà così. Anche per Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, che ha sputtanato - non si sa ancora perché e in quale modo - milioni di euro, il Senato ha agito con una leggerezza impressionante: ha votato per spedirlo in prigione; lui è stato obbligato ad andarci, e adesso la Cassazione afferma che non era il caso. Lusi poteva tranquillamente essere processato a piede libero. È incredibile. La carcerazione preventiva è un obbrobrio di per sé. Se poi non è indispensabile, andrebbe subito abolita. Ma Camera e Senato, che dovrebbero regolamentare la materia onde evitare abusi, sono i primi a incentivare i medesimi per scopi bassamente politici. Bisognerebbe che tutti i parlamentari assaggiassero le «delizie» delle prigioni italiane, le più incivili dell'Occidente. Vittorio Feltri. 5.8.2012 – Il Giornale