Il programma svedese: pipi seduti ai maschi
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In Svezia vogliono insegnare ai maschi a far pipì seduti. Sulle "tazze" dei servizi igienici
della sede del consiglio provinciale è apparsa una targhetta che vieta agli uomini di orinare in piedi . Il femminismo radicale del nord Europa mira già da anni ad educare i maschi modellando la loro sessualità su quella femminile per favorire "l'incivilimento dei corpi"
Ci mancava solo il gabinetto. Ora il “politically correct”, così caro a certa sinistra salottiera e radical chic, ha preso d’assalto l’ultimo baluardo del potere patriarcale e maschilista, ossia i servizi igienici (non a caso usati a mo’ di ufficio da quell’esempio di maschio “sciupafemmine” che era il mitico Fonzie di “Happy Days”).
Nell’avanzata e correttissima Svezia, Viggo Hansen, consigliere della Contea di Sormland, ha varato una mozione che mira a suddividere le “tazze” dei servizi igienici della sede del consiglio provinciale, indicando con un’apposita targhetta quelle destinate esclusivamente agli uomini che vogliono orinare in piedi. Le ragioni di questa scelta sarebbero di tipo igienico e salutistico: obbligare gli uomini a orinare da seduti, o almeno segregare quelli che insistono a volerlo fare in piedi, ridurrebbe la formazione di disgustose pozzanghere sul pavimento (ma non li hanno gli orinatoi a muro, in Svezia?), abbasserebbe il rischio di malattie alla prostata e potrebbe addirittura prolungare la durata della vita sessuale.
Non facciamoci ingannare, però: la “battaglia di civiltà” di Hansen ha una connotazione squisitamente politica: il politico svedese è infatti membro del Vänsterpartiet, una formazione di ultra-sinistra socialista e femminista, che parte dall’assunto che in Svezia l’eguaglianza tra i sessi sia più o meno simile a quella che c’è in Arabia Saudita, e propone la creazione nelle scuole di corsi di «auto-difesa femminista». E infatti per Hansen la sua mozione è solo un primo passo: l’obiettivo finale della sua crociata è quello di creare servizi igienici dove sia possibile orinare solo da seduti. Insomma, in crisi di idee e di identità, orfana del buon vecchio marxismo rivoluzionario, la sinistra radicale europea ha deciso di abbracciare la moda del “politically correct” di importazione americana, portandola alle sue più estreme e risibili conseguenze.
In particolare il femminismo radicale di marca nord-europea (che ha ispirato il pensiero del Vänsterpartiet) mira già da anni a educare i maschi, modellando la loro sessualità su quella femminile e favorendo «l’incivilimento dei corpi». Già alla fine degli anni Novanta il quotidiano francese Libération riportava che negli ambienti alternativi di Berlino le attiviste locali appendevano nei bagni cartelli (ispirati alla segnaletica stradale) che rappresentavano uomini che orinavano in piedi, opportunamente barrati di rosso. E in Svezia è in vigore già da anni l’abitudine – diffusa negli ambienti più radical-chic – di insegnare ai bambini a far pipì da seduti. Al punto che, ancora nel 1996, sul quotidiano svedese Göteborgspoten un lettore inferocito attaccava «quelle madri crudeli che costringono i loro figlioletti a pisciare seduti». Libero 14.6.2012
di Roberto Manzocco
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