Grillo, il percorso adesso è tutto in salita
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Beppe Grillo è già nei guai. I suoi uomini, infatti, che sono stati eletti a furor di popolo
a Parma, soprattutto, adesso non sanno che pesci prendere. Sono stati votati per dare un sonoro schiaffo a Pier Luigi Bersani e a Gene Gnocchi (ormai, purtroppo, fra politici e comici non si sa più chi scegliere; nel senso che fanno ridere tutti, anche se amaramente). Bersani e Gnocchi sono stati fatti fuori. Ma, adesso, il match non è finito. E quindi, scesi dal ring elettorale dove hanno trionfato, più per demerito degli altri che per merito loro, i leader grillini debbono adesso dimostrare di essere capaci di risolvere i problemi che hanno ingolfato Parma, grazie alla disastrosa eredità di due velleitarie amministrazioni e mezzo a guida Pdl. Parma era un città paciosa, elegante, sensuale e soddisfatta. Un centro padano slow. Con monumenti noti in tutto il mondo come il Battistero con le sculture medioevali dell'Antelami, con un teatro lirico che è lo scrigno e il tabernacolo della musica verdiana, con parchi immensi nel centro della città, con un'università secolare. Le giunte di centrodestra (che avevano strappato Parma, città rossa per eccellenza, dall'egemonia del Pci e delle sue sigle successive) si misero in testa di sovvertire questo compiaciuto e secolare equilibrio pensando di trasformare Parma in New York. Per una città che si attraversa in bici in un quarto d'ora, progettarono una metropolitana che poi fortunatamente, dopo aver investito un sacco di soldi nella progettazione, non si è fatta. Su dei torrenti della dimensione di un canale, realizzarono dei ponti alla Brooklyn. Insomma, deturparono una città a misura d'uomo come poche altre in Italia, e salassarono i bilanci del Comune che oggi ha un buco di almeno 600 milioni. Adesso arrivano i Cinque stelle che, incuranti della penale di 180 milioni, vogliono bloccare la realizzazione dell'inceneritore. Grillo cerca di mettere becco nelle vicende comunali ma i suoi uomini che hanno sentito il loro boss mandare aff. un sacco di gente, adesso c'hanno preso gusto anche loro e mandano aff. pure lui. Presi dal delirio di conquista della Bastiglia vogliono addirittura coniare una nuova moneta «per creare un sistema virtuoso di scambio simile al baratto e bypassare così la stretta creditizia, senza più interessi privati». Sono saliti sulle montagne russe e vogliono provare il brivido dell'incoscienza. Si apprestano, senza soldi, a creare un nuovo mondo. Con Grillo che cerca di riportarli alla ragione. Ma è dura. Anche per lui. di Pierluigi Magnaschi - Italia Oggi 26.5.2012