lettera anonima a Flavia Schiavon,ucciditi
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Ucciditi come tuo padre. Questo l'atroce messaggio ricevuto in una lettera anonima
da Flavia Schiavon, 32 anni, figlia di Giovanni, l'imprenditore edile che si e' tolto la vita, per difficolta' derivanti dal mancato pagamento di commesse pubbliche, il 12 dicembre 2011.Dopodomani la signora Schiavon sarebbe diventata la presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime promossa dalla Filca Cisl, a Vigonza, il paese degli Schiavon. Ma con una lettera a Il Gazzettino, Flavia si dichiara indisponibile ad assumere la presidenza. ''Avevo dato tutta la mia disponibilita' per avviare l'associazione perche' credo nell'importanza di condividere con altri il nostro dolore e le difficolta', ma quello che mi e' accaduto mi ha raggelato - racconta nella lettera -. Ho ricevuto una lettera dove, tra le montagne di crudelta' scritte, mi si accusa di fare bella mostra di me sfruttando la tragedia di mio padre. No, questo proprio non lo posso tollerare.
ddirittura mi viene fatta una colpa perche' sono figlia di un imprenditore. Alla fine, poi, l'autore della lettera mi consiglia di fare la fine di mio padre. Questo e' troppo: io voglio vivere serena soprattutto per il bene di mio figlio.
Oltre al dolore che mi porto dentro indelebile, non posso sopportare anche le accuse e giudizi di questo tipo. Se fossi da sola andrei avanti, ma non posso sostenere il peso di essere accusata di sfruttare la tragedia per scopi e vantaggi personali. Magari facendo illazioni su presunte speculazioni economiche? Ma stiamo scherzando? No, io voglio vivere serena e tranquilla.
Per questo rinuncero' alla presidenza dell'associazione e a qualsiasi incarico. Mi dispiace davvero ma non me la sento''. (ASCA) - Padova, 14 apr fdm/sam/