Colle/ Paolo Cirino Pomicino: vi spiego che Presidente
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sarà Mattarella
Paolo Cirino Pomicino, più volte ministro ed esponente di spicco della Democrazia Cristiana, analizza con Affaritaliani.it il profilo che terrà Sergio Mattarella al Quirinale, qualora venisse eletto come probabile. Venerdì, 30 gennaio 2015 - 11:22:00
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Paolo Cirino Pomicino, per molti anni ministro ed esponente di spicco della Democrazia Cristiana, analizza con Affaritaliani.it che Presidente sarà Sergio Mattarella. "Con molta semplicità sarà un Presidente che verrà caratterizzato da un comportamento sobrio, da un'attentissima difesa della Costituzione e da un garbo comportamentale ma da una durezza di valutazioni nell'ambito delle proprie funzioni".
E ancora: "Questo Presidente si troverà davanti uno scenario politico del tutto diverso da quello che hanno avuto davanti tutti i capi dello Stato. Con l'approvazione probabile dell'Italicum avremo un signore, chiunque vinca le elezioni, che sarà segretario di un partito che è minoranza nel Paese ma che diventa maggioranza in Parlamento e che sarà proprietario del partito di maggioranza assoluta nel Parlamento e che sarà anche segretario e presidente del Consiglio. E quindi sarà padrone dell'Aula e del governo. Dinanzi a questo scenario, il presidente della Repubblica non potrà più essere un arbitro, che lo era quando il contrappeso al governo lo faceva il Parlamento, ma quando la Camera è soggetta a un partito unico, che avrà la maggioranza assoluta, il presidente della Repubblica si dovrà trasformare da arbitro in un contrappeso democratico allo strapotere del presidente del Consiglio".
Questo succederà già con Renzi? "Accadrà dopo le elezioni politiche. Anche se Renzi ha avuto l'abilità, e in questo chapeau, di trasformare la sua funzione, anche con un sistema politico diverso, in un padronaggio assoluto di Montecitorio e di Palazzo Madama. Il Senato si è un po' sciolto e la Camera si adegua a ogni iniziativa del presidente del Consiglio. Non faccio un problema nominalistico ma di sistema. Chiunque dovesse dovesse vincere le prossime elezioni avremo un solo partito al governo con la maggioranza assoluta e un padrone che governa l'Aula e il governo stesso. Mattarella è quindi l'uomo giusto in questa fase e nella fase che prevedibilmente avverrà".
"Non può essere più un arbitro, pur senza modificare le proprie funzioni. Faccio un esempio: da sempre i presidenti della Repubblica - spiega Cirino Pomicino - prendono atto delle nomine dei ministri che il presidente del Consiglio incaricato gli porta, salvo qualche eccezione è quindi il presidente del Consiglio il dominus che sceglie e porta i ministri perché c'è un controllo sul governo da parte del Parlamento. Quando ci sarà un presidente incaricato che sarà anche il segretario del partito di maggioranza assoluta (quando andremo alle elezioni politiche) anche nella scelta dei ministri il presidente della Repubblica userà il suo potere in maniera più ficcante di quanto in realtà non è stato fatto in questi 70 anni di vita repubblicana".
Infine: "Senza cambiare nulla delle funzioni che la Costituzione gli dà, il Presidente dovrà esercitare quelle funzioni in maniera molto precisa e significativa. Per questo che c'è bisogno di un Capo dello Stato come Mattarella che abbia esperienza politica, un bagaglio culturale di natura costituzionale e che sappia tenere la schiena dritta di fronte a comportamenti che non dovesse condividere.
Non sarà mai un Presidente Re Travicello".