L'Italia non è riuscita a spendere il 66% dei fondi Ue
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per il 2014, pari a 4,1 mld. , la regione che presenta più problemi è la Calabria con i programmi operativi del Molise, della Puglia
Italia Oggi, 20.1.2015
Nel 2014 l'Italia non è riuscita a spendere il 66% dei fondi Ue che avrebbero dovuto essere utilizzati entro la fine dell'anno, ovvero 4,135 miliardi di euro su 6,223 miliardi. Una percentuale che è quasi il doppio della media comunitaria (34%), e la più alta fra i grandi paesi dell'Ue.
La Commissione europea ha comunicato oggi a Bruxelles i dati su tutti gli Stati membri, annunciando di aver varato una proposta per riportare nel bilancio del 2015 e, in minima parte, anche dei due anni successivi i pagamenti inizialmente previsti per il 2014 e finora inutilizzati (in tutto 21,105 miliardi di euro rispetto ai 61,754 miliardi inizialmente programmati). La proposta dovrà essere approvata dall'Europarlamento e, all'unanimità, dal Consiglio Ue entro la fine di aprile.
Peggio dell'Italia sono andati solo quattro paesi: la Repubblica ceca (100% dei fondi inutilizzati), la Romania (78%), il Lussemburgo (69%) e l'Irlanda (67%). Fra i grandi paesi, la Spagna è vicina all'Italia (61%), mentre vanno molto meglio la Germania (16%), la Francia (40%) e il Regno Unito (54%). Efficientissimi (fra lo 0 e il 3%) Austria, Portogallo, Lettonia, Estonia, Svezia, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, e Polonia, e vanno benone anche Olanda (4%) e Lituania (6%).
In Italia, secondo l'esecutivo Ue, la regione che presenta più problemi è la Calabria, il cui programma operativo, mandato a Bruxelles a metà dicembre, è stato rinviato al mittente per le informazioni erronee contenute.
Inoltre, i programmi operativi del Molise, della Puglia, e dei progetti specifici relativi alla Legalità, alle Città metropolitane e alla Ricerca e innovazione non hanno tenuto sufficientemente conto delle osservazioni critiche della Commissione, e dovranno conseguentemente essere rivisti.