DISASTRI FERROVIARI – LA PROPOSTA INDECENTE DI

 DELLA VALLE A RENZIE È STATA LA NAZIONALIZZAZIONE

DI ITALO, MODELLO AIR ONE – MA PITTIBIMBO HA DETTO NO E LO STESSO HA FATTO DI FRONTE A UNA SVOLTA TUTTA FRANCESE

La stangata provata da Della Valle e Perricone con l’inquilino di Palazzo Chigi è stata di quelle pesanti: la nazionalizzazione di Ntv. Soluzione assai comoda quando hai 650 milioni di debiti e il bisogno di una ricapitalizzazione urgente. In alternativa hanno provato anche a dire: allora vendiamo tutto ai francesi di Sncf. Ma Renzie non ha abboccato…

DAGONEWS, SET 2014 17:04

Un doppio due di picche che fa male, quello incassato da Diego Della Valle e Antonello Perricone da Matteo Renzi nelle ultime settimane per il treno Italo.

Ntv, la società che ha tra i suoi azionisti Della Valle, Montezemolo, Gianni Punzo, Intesa Sanpaolo e i francesi di Scnf, combatte con debito-monstre a 650 milioni e sta decidendo in questi giorni una ricapitalizzazione urgente da 100 milioni. Ma ha bisogno soprattutto dello Stato, come è risultato in modo eclatante anche dalla lettera-appello pubblicata sui giornali. Lettera nella quale si chiedeva una tutela della concorrenza con Ferrovie dello Stato e si lamentava l’aumento di 23 milioni delle tariffe elettriche. E con quei 23 milioni di costi in più “ci fanno fanno fallire” l’ha ripetuto anche Della Valle al premier.

Ma Ntv, nei giorni scorsi, ha chiesto ben di più. Due settimane fa, Diego Della Valle ha incontrato l’ex amico Renzie e il colloquio è stato burrascoso. Lo scarparo a pallini, non caso, da allora spara a palle incatenate contro il capo del governo. Anche l’amministratore delegato Perricone, ragioniere di fiducia di Montezemolo, ha parlato con Renzie e la richiesta è stata la stessa: Ntv andrebbe nazionalizzata e salvata come è stato fatto a suo tempo per Air One con Alitalia. Un piano diabolico, dopo la tanto strombazzata sfida del privato al pubblico, ma Pittibimbo non ci è cascato e ha detto un “no” grosso come una casa.

La seconda sonora bocciatura dei vertici di Ntv è arrivata su un altro scenario alternativo, quello in cui il socio Sncf (ha il 20% delle quote) prenderebbe il controllo della società e si lancerebbe all’attacco di Ferrovie dello Stato. Anche qui Renzie è stato irremovibile: lui non ha nessuna intenzione di passare alle cronache come colui che fa entrare in forze i francesi nell’alta velocità italiana. 

Con Palazzo Chigi fermo sulle sue posizioni, la strada per Ntv non resta al momento che quella dell’aumento di capitale e della rinegoziazione del debito

Opact. Ecco perché da amico e sostenitore di Renzi è passato dall’altra parte e contro. Il solito capitalismo italiano che cerca prebende dallo Stato !!!! Bravo Matteo. Bisogna cambiare. 

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