Renzi : "Il paese è nelle mani dei soliti noti"
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Il premier parla di un "capitalismo di relazione"
che incatena l'Italia. E annuncia che gli 80 euro saranno confermati
di Redazione | 23 Agosto 2014 ore 12:15
Il premier Matteo Renzi, in una intervista a Tempi, parla di un bisogno di "aria nuova " per l'Italia, che deve mettere da parte i "soliti noti", protagonisti di un "capitalismo di relazione" nocivo per l'Italia. Secondo il premeir, questi personaggi "vanno in tutti i salotti buoni a concludere gli affari"; il paese ha quindi bisogno di una "rivoluzione culturale": "spalancare le finestre e fare entrare aria nuova".
E' tempo di nuove sfide per il paese, anche e soprattutto in Europa. "Ci vuole lo spirito del maratoneta", ha spiegato Renzi al settimanale, "chiarezza sull'obiettivo finale e passo dopo passo si va avanti a viso aperto. Alla fine di questo percorso sono certo che l'Italia, grazie alle straordinarie qualità dei suoi cittadini, tornerà ad essere la guida, non il problema, dell'Europa".
Sull'economia e il bilancio, Renzi ha ribadito che "noi manteniamo l'obiettivo del 3 per cento e ciò accadrà anche se altri fossero costretti ad allontanarvisi. Tutto il resto mi pare forzato e prematuro. Quando poi sento parlare di aiuto esterno mi scappa da ridere. L'Italia - aggiunge - dà all'Europa più soldi di quelli che l'Europa dà all'Italia".
Il premier ha speso anche parole riguardo la necessità di un adeguamento del sistema scolastico italiano: "Sulla scuola stiamo lavorando, e seriamente, con il ministro Giannini e con la sua squadra", ha detto Renzi. "E il 29 agosto presenteremo una riforma complessiva che, a differenza di altre occasioni, intende andare in direzione dei ragazzi, delle famiglie e del personale docente che è la negletta spina dorsale del nostro sistema educativo". "Che non è affatto vero sia un problema, ma un asset strategico del nostro Paese, che va valorizzato e messo in sicurezza".
Poi, sugli 80 euro, arriva l'annuncio: "Vedo che ancora c'è chi ritiene che gli 80 euro mensili e per sempre a 11 milioni di persone non siano utili. Così come chi dice che tagliare l'Irap del 10 per cento alle imprese è troppo poco. Il solito vizio italiano. Certo, si può sempre fare di più, ma noi siamo i primi ad aver fatto il più imponente taglio strutturale delle tasse e la più grande operazione di redistribuzione della ricchezza e che sarà confermata anche nei prossimi anni. E spero allargata". Un'iniziativa, quella degli 80 euro, che quindi dovrebbe essere rinnovata. Intanto, in merito alla crescita economica, Renzi ha ricordato lo strumento dello "Sblocca Italia", definito "un provvedimento ambizioso per mobilitare 43 miliardi di risorse già disponibili e che si occuperà anche di efficienza energetica, reti digitali e semplificazioni burocratiche".
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