Gaza, il ritiro delle truppe israeliane è iniziato

“Entro 24 ore distrutti tutti i tunnel”

Una parte dei militari israeliani è già fuori dalla Striscia. Altre unità stanno

facendo saltare gli ultimi collegamenti di Hamas. Giallo sul soldato sparito

Gaza, distrutti tunnel di Hamas “Trovati quasi tutti”

MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME, 02/08/2014 La Stampa

Israele inizia a ritirare le truppe da Gaza. Si tratta di una decisione unilterale, presa dal governo Netanyahu in base all’imminente completamento della distruzione dei tunnel di Hamas che raggiungevano lo Stato ebraico. 

A Bait Lahiya e Beit Hanoun, due delle aree di Gaza teatro dei più intensi combattimenti, le truppe israeliane si sono ritirate, arretrando fino a poche centinaia di metri dal confine. Tzipi Livni, ministro della Giustizia, spiega che «la scelta presa è di garantire la sicurezza di Israele senza fare accordi con Hamas ma solo sulla base della nostra deterrenza». Il ritiro delle truppe che in questo momento si trovano dentro Gaza avverrà dunque «sulla base degli interessi di Israele» spiega Livni, precisando che «in qualsiasi caso ogni terrorista resta per noi un obiettivo» e dunque il ritiro non deve far pensare a Hamas di poter tornare ad operare liberamente in superficie. 

Alcuni reparti vengono arretrati fino a ridosso del confine, altri vengono riposizionati all’interno di Israele. Riguardo i tunnel, i militari assicurano che «entro 24 ore saranno tutti distrutti». Le immagini di alcuni tunnel fatti saltare in aria sono state diffuse dalle forze armate: 

Alla luce di questi sviluppi i parenti di Hadar Goldin, il soldato catturato da Hamas nella giornata di ieri, hanno chiesto al governo di «non lasciare Gaza senza averlo ritrovato». Per Hamas, invece, potrebbe essere deceduto. «Abbiamo perso contatto con la squadra che lo ha catturato», affermano i portavoce da Gaza lasciando intendere che potrebbero essere stati tutti uccisi dai pesanti bombardamenti israeliani avvenuti nella notte scorsa. 

Intanto al Cairo è arrivata la delegazione palestinese inviata dalle autorità egiziane per discutere di una tregua che non interessa più a Israele. Come i portavoce di Gerusalemme precisano: «Non manderemo alcuna delegazione al Cairo, operiamo in maniera unilaterale a Gaza». La svolta del governo Netanyahu decisa a seguito di quanto avvenuto ieri quando Hamas ha colto l’occasione della tregua Usa-Ue per rapire Goldin. Intanto Matteo Renzi, oggi in Egitto, ha incontrato il presidente al-Sisi, ribadendo che «il ruolo del Cairo è cruciale».

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata