Lettere al Direttore Il Foglio 26.7.2014

Pigri nell’invenzione, nella produzione,

nel rischio e nel consumo. O no?

1-Al direttore - Referendum Alitalia abbattuto. Dio, come li amo questi ribelli filorussi.

Maurizio Crippa

2-Al direttore - Oggettivamente: Pietro Grasso per cultura, carriera, provenienza, riconoscenza a Sel, deve a Vendola la sua carica, non può essere neutro nei confronti di Renzi. Bersani aveva messo una bella accoppiata, Grasso-Boldrini, a difesa del fortino. Niente d’ideale. Non lasciamoci fuorviare, il progetto, prima che Grillo lo fregasse, era: segretario del partito, presidente del Consiglio, una fedele truppa di suoi nominati per non cambiare nulla dell’esistente a febbraio 2013.

Moreno Lupi

3-Al direttore - Vito Crimi dice che i Cinque stelle, dopo, non risponderanno delle loro azioni. Mentre ora… Cordiali saluti.

Gianluigi Maino

4-Al direttore - Il ministro Lupi ha illustrato i contenuti del disegno di legge per la riforma urbanistica, da depositare in Parlamento a metà settembre. Il testo dovrebbe bilanciare – coprendone le lacune e i buchi – il disegno di legge sul contenimento del consumo di suolo, che il professor Karrer ha opportunamente precisato trattarsi di occupazione, e non consumo, del suolo. La discussione pubblica si è aperta con le parole sempre di Franco Karrer che, a proposito di piani urbanistici e della regolazione pubblica nel nostro paese, ha fatto osservare come pochi andrebbero in un ristorante con un menù che riporta quello che non si può mangiare, e non quello che si può mangiare. E’ solo un inizio, ma se aggiungiamo il fatto che nella bozza del ddl non è previsto l’obbligo di trasmettere all’Autorità anticorruzione di Cantone le varianti urbanistiche – contrariamente a quanto prevede il decreto legge sulla Pa in discussione per le varianti in corso d’opera di tutte le opere pubbliche – può essere salutato positivamente. Non trova?

Mirko Teramo

5-Al direttore - Dice il padre di Nibali che il suo ragazzo voleva smettere con la bici: “Uno schiaffo e cambiò idea”. Che meraviglia, quando esistevano i padri e l’educazione. Ma ora arrestebbero entrambi, padre ed educazione.

Giuseppe Marrossi

6-Al direttore - Come sempre  accade per gli editoriali dell’Elefantino, quello sul “Paradigma del tassinaro” del 25 luglio è fortemente suggestivo.  Le stimolanti argomentazioni sulla “cura della vita con la vita”, che riprendono Croce e De Rita, giungono, dopo diversi, serrati passaggi, all’approdo conclusivo: “Riduciamo le tasse e le spese”. A  questo punto diventa meno forte la critica a De Rita, perché questi ha chiamato in ballo, nel suo articolo sul Corsera, i doveri della politica, dal momento che per fare ciò che l’Elefantino auspica è proprio la politica economica che deve agire, mentre l’Italia, dopo le stime di crescita riviste al ribasso dal Fmi, che fanno seguito a quelle di  Bankitalia e di Confindustria sulla strada dell’incremento zero nell’anno, come ben chiarisce l’articolo a fianco dell’editoriale dell’Elefantino, “resta tramortita”. Non voglio poi dilatare l’argomento, richiamando in dettaglio il ruolo anche dell’Unione europea su di una operazione di riforma della specie. Insomma, giusta la sferzata a “tirarsi su”, ma a patto che tutti prendano esempio dal tassinaro e non certo solo in subordine il governo che, in questa fase, sul sopravveniente più negativo scenario appare tra l’incerto e l’assente, mentre si profila, in effetti, un assai difficile autunno. Con i più cordiali saluti.

Angelo De Mattia

Il guaio è, malgrado le cose giuste che lei scrive, la seguente situazione possibile: si riducono spese e tasse, e non succede niente semplicemente perché siamo pigri nell’invenzione, produzione e consumo.

7-Al direttore - Avvocati della difesa accusati di complicità con l’imputato solo perché lo difendono. Ossa rotte, gessi e garze considerati oltraggio alla Corte. Allora, se un sospettato muore nel corso del processo, che fanno, chiamano in causa il Padreterno per intralcio alla giustizia? Bell’esempio di stato di diritto. E di rovescio. Diritto e rovescio, diritto e rovescio… E così via, cadenzando l’attività delle tricoteuse. Cordiali saluti.

Rodolfo Maida

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