Gaza, Israele accetta proposta di tregua
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C’è il no di Hamas: “Sarebbe una resa”
Razzi anche da Libano, Siria e Sinai. Sul tavolo la proposta di cessate il fuoco dell’Egitto. Ok della Lega Araba.
Obama: «Ristabilire la calma». Gli islamisti: «Intensificheremo gli attacchi»
Il governo israeliano ha accettato la proposta di tregua nel conflitto con Gaza. La decisione è arrivata pochi minuti prima che questa entrasse in vigore, dalle 8 di questa mattina. L’esecutivo di Benjamin Netanyahu era stato convocato ieri per questa mattina alle 7 (le 6 in Italia) al termine di una giornata che aveva visto Il Cairo avanzare la proposta. Nella notte, però, Hamas aveva affermato di voler respingere la proposta egiziana e, anzi, di voler «intensificare» il lancio di razzi. «Se il contenuto di questa proposta è quel che sembra, si tratterebbe di una resa e noi la rigettiamo senza appello» afferma il braccio armato del movimento islamista palestinese Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. «La nostra battaglia contro il nemico si intensificherà», aggiungono.
OK DELLA LEGA ARABA
I ministri degli Esteri dei paesi della Lega Araba hanno invitato «tutte le parti» ad accettare la proposta egiziana per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. I ministri - si legge in una nota ufficiale diffusa da al-Arabiya al termine di un summit al Cairo - «chiedono che tutte le parti coinvolte accettino l’iniziativa egiziana e rispettino le sue condizioni».
OBAMA: “POSSIBILE RISTABILIRE LA CALMA”
Il presidente americano Barack Obama ha salutato positivamente la proposta egiziana di cessate il fuoco in Medio Oriente, sperando che possa ristabilire la calma. Nel corso di una cena offerta in occasione del Ramadan, Obama ha dichiarato che Israele ha il diritto di difendersi contro attacchi «inaccettabili», parlando però anche delle vittime civili palestinesi come una «tragedia». «Nessun paese può accettare dei razzi lanciati alla cieca sui civili. Siamo stati molto chiari: Israele ha il diritto di difendersi contro quelli che consideriamo attacchi inaccettabili da parte di Hamas», ha detto il presidente Usa. «Allo stesso tempo - ha aggiunto Obama - la morte ed il ferimento di civili palestinesi sono una tragedia: per questo sottolineiamo la necessità di proteggere i civili, chiunque siano ed ovunque vivano». «Siamo incoraggiati dal fatto che l’Egitto abbia avanzato questa proposta per raggiungere tale obiettivo», ha concluso il presidente americano.
RAZZI DA SINAI, LIBANO E SIRIA
Intanto prosegue i lancio di razzi. Nella notte ne sono stati sparati verso il territorio israeliano dal Sinai egiziano, dal Libano e dalla Siria. L’attacco più grave è stato diretto verso la città turistica israeliana di Eilat (mar Rosso), dove sono esplosi tre razzi che hanno ferito tre persone. Dal Libano due razzi sono stati sparati verso la Galilea occidentale e dalla Siria altri due razzi sono stati lanciati verso il Golan.
La Stampa, 15.7.2014