Renzi: "Toninellum? Non assicura la governabilità"
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Legge elettorale, Renzi incontra M5S: “Ragioniamo
su preferenze se c’è governabilità” Il presidente del Consiglio si presenta a sorpresa al confronto con la delegazione 5 stelle: "Sono molto felice se si trova un punto di consenso". Tra le richieste del Pd: ballotaggio, governabilità e fine "inciuci". Di Maio: "Legge elettorale in tempi certi e veloci. Siamo disponibili ad un tavolo delle riforme costituzionali"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 25 giugno 2014
Ballottaggio, preferenze e governabilità. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si presenta a sorpresa all’incontro con la delegazione dei 5 stelle per parlare di riforma della legge elettorale e chiede la disponibilità dei grillini su 5 punti. “Sono felice se troviamo un punto di incontro”, dice il premier, “abbiamo studiato la vostra proposta. Quello che ci preoccupa è la stabilità il giorno dopo il voto: noi siamo disponibili a ragionare sulle preferenze se è garantita la governabilità”. Di Maio, Toninelli e i capigruppo Brescia e Buccarella presentano il “democratellum”, e Renzi espone le sue perplessità. Al suo fianco anche i democratici Moretti, Speranza e Serracchiani. “Abbiamo cinque domande per voi, le pubblicheremo online e aspetteremo le vostre risposte”. Tra queste anche il dialogo sulle riforme costituzionali: “Noi siamo disponibili”, risponde Di Maio, “a parlare, ma il termine per la presentazione degli emendamenti scade nelle prossime ore. Stiamo prendendo in giro gli elettori?”. E il premier ribatte: “Se avete presentato le modifiche discuteremo di quelle. Lo stiamo già facendo”. Al centro del dibattito però resta la legge elettorale. “Questi i punti su cui possiamo discutere”, dice Renzi, “governabilità, rapporto tra eletti e elettori, evitare che ci siano presenze discutibili in lista. Noi siamo impegnati a trovare risposte a questi temi”. Il presidente del Consiglio aggiunge: “Noi pensiamo che la sera delle elezioni si debba sapere chi ha vinto. E’ assolutamente fondamentale che chi vince le elezioni il giorno dopo governi”.
“Non avete più scuse”, titola il blog di Grillo pochi minuti prima del meeting. Ma i toni del colloquio sono lontani secoli dallo scontro degli scorsi mesi. A presentare il disegno di legge M5S è Danilo Toninelli: “Siamo qui con senso di responsabilità. Abbiamo paura che possa capitare con l’Italicum quello che è successo con il Porcellum. Ma l’Italia non può permettersi una crisi istituzionale come quella, non si può tornare indietro. Il nostro disegno si fonda su governabilità e responsabilità. Noi vogliamo dare la possibilità di scegliere ai cittadini i candidati. Non sono sufficienti le preferenze, noi vogliamo inserire anche le preferenze negative. Questo ha un effetto straordinario. Poi abbiamo disgiunto la schede: nel nostro sistema si garantisce governabilità stabile e senza ricatti”.
I 5 Stelle chiedono che la legge elettorale sia pronta in tempi certi e veloci: “Noi pensiamo”, continua Di Maio, “che la riforma debba avvenire in tempi brevi, pensiamo che possa essere pronta in cento giorni e diventare legge dello Stato. Come metodo di lavoro, vorrei che noi, acquisite le vostre osservazioni, tra tre o quattro giorni al massimo ci rincontriamo e valutiamo i punti di caduta sui quali poter discutere una legge elettorale insieme”.
E Renzi presenta così le sue richieste in vista del secondo incontro: “Primo punto: accettate il rapporto tra governabilità e certezza? Il Movimento 5 stelle è disponibile a studiare un correttivo che consenta a chi vince di governare? Noi riteniamo che il Toninellum non garantisca questo. Secondo punto, noi vogliamo dire: mai più inciuci e mai più larghe intese e per questo le alleanze devono essere decise prima. Invece il Toninellum fa mettere insieme dopo. Siamo sicuri che se aveste detto prima che facevate l’accordo con Farage avreste preso gli stessi voti? Noi abbiamo detto che andavamo nel Pse, per noi dirlo prima è un fatto di etica. Terzo: rimpicciolire i collegi. Quarto: siete d’accordo con la nostra proposta di affidare alla Corte costituzionale prima il giudizio sulla legge elettorale? Quinto: siete disponibili a ragione per il futuro di riforme e riforme costituzionali?”. Sono cinque le questioni che pone il Partito democratico. “Noi li mettiamo sul sito internet”, dice Renzi, “e chiediamo la vostra disponibilità entro venerdì prossimo e attenderemo le vostre risposte”.