Vittorio Veneto, Sindaco con il 26% degli elettori

La Vittorio Veneto che verrà

Su OT il Vice Direttore lancia alcune riflessioni ma i soliti commentatori non le colgono, non approfondiscono. Sono ancora nella fase elettorale. La fase  post è che il 49.50% dei cittadini non ha votato, che il nuovo Sindaco rappresenta una minoranza, fenomeno questo presente non solo a Vittorio ma già a Treviso.

Riportiamo un post di Corvo Rosso che ci sembra il più interessante.

Più che complimenti, auguri.

1-“SICURAMENTE ora ( Sindaco Tonon)  sta valutando le prime mosse, molto attese, ma che hanno bisogno di prudenza.” Deve tener conto infatti che, alla fine, con il 49,50 di astensione dal voto (12.000),  ha vinto con il 26% degli elettori aventi diritto usufruendo di ben 1400 consensi “avversi” alla Lega ma non del PD”. Pd che ha perso consensi notevoli fra i risultati alle Euopee e Comunali. Come dice Renzi “non può vivere di rendita”.

Poi ha dall’altra parte un fronte Lega-destra che ancora non si è dissolto,  24% dei diritto al voto.

Trovo giusto sistemare i problemi interni della città con quelli che si trascinano da anni, ma non potrà non misurarsi con quei problemi del territorio, Unioni Comuni  e progetto  Patreve che mi pare mortifichi la sinistra Piave che diventerà “territorio di frontiera”.  Dovrà quindi recuperare consensi non sul non fatto, polemica che ha incentivato l’astensione, ma su progetti di futuro sui quali credo troverà l’interesse e impegno della Comunità. Vedremo se saprà d diventare il Renzi del territorio e per diventarlo, non dovrà perdere ulteriore tempo sui progetti già in corso, decidere su questa benedetta via Virgilio in tempi brevi e passare ad altro non necessario di risorse finanziarie ma di POLITICA e idee. 

2-PARTECIPAZIONE. L’astensione preoccupante, non solo ma Vittorio,  ha fatto cadere definitivamente i Quartieri come strumento di partecipazione (la lista ha preso solo 292 voti  con buona pace di anche di Bastanzetti).

Interessante quanto scrive Panzarino: “La riduzione del numero degli assessori e degli stessi consiglieri potrebbe essere una ragione valida per impegnare tutti i consiglieri, che impedisca loro di apparire statuine mute, deputate ad alzare la manina al momento del voto.”

Si tratta di far lavorare diversamente le Commissioni e i Consiglieri dando poteri anche di “proposizione” come ebbi a dire in qualche post passato. Partiti, movimenti e cittadini aiuteranno. gia tanto come succede sempre, dopo le elezioni massimo momento di partecipazione cittadina (Napol), parecchi attori ritornano in camerino. E così, purtroppo la maggior parte dei candidati nelle liste, tanti non si vedranno più.

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