Dopo l'asilo nido al ministero degli Esteri, la casta
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si fa la ludoteca alla Camera. Con la benedizione dei grillini...
Da IlPortaborse, 23 aprile 2014, 19:20, In News
Boh, ma in che mondo viviamo se mentre si parla della chiusura dell'acciaieria di Piombino, con centinaia di lavoratori con famiglie e bebè da sfamare, la casta parlamentare annuncia trionfante che si vuol fare l'asilo nido nel Palazzo per aiutare le mamme-parlamentari ad allattare i figli? Ma scusate, tutte le altre mamme d'Italia che lavorano, come faranno mai, senza neanche gli ottomila euro al mese? Boh, forse sono io che mi meraviglio ancora di come, nell'era della spending review, tra annunci di tagli a destra e manca, finisco ancora per imbattermi in notizie come quella che ho dato ieri, della Farnesina, nel tempio dello stipendio d'oro, dove il ministero degli Esteri sta per investire due milioni e mezzo di euro per un asilo nido destinato a 60 bambini figli di diplomatici.
Mi ero detto, sarà un caso, ora i Palazzi a queste cose ci fanno attenzione. Invece non passano neanche 24 ore che mi imbatto in un'altra notiziona da festival della casta: alla Camera sta per aprire uno spazio per i bambini, una ludoteca per i figli dei parlamentari e di coloro che lavorano nel "palazzo". Su questa proposta, secondo voi c'è stato il braccio di ferro tra maggioranza e opposizione che in queste ore tiene banco sul decreto Lavoro? Ovviamente no: accordo bipartisan, immediato. Su iniziativa della vicepresidente della Camera Marina Sereni la ludoteca, o meglio, l'asilo nido, si farà. Graverà sulle casse pubbliche “solo per i costi della sicurezza”, e hai detto niente. Una iniziativa che vede d'accordo anche la pattuglia del M5S, che annovera Mara Mucci, Gessica Rostellato, Roberta Lombardi, tre neomadri. Solo alla grillina Roberta Lombardi un dubbio sul “privilegio" le era venuto. Ma poi le è passato: «Speravamo di aprire un asilo nido, aperto anche ai cittadini della zona, ma per motivi di autorizzazioni e di sicurezza non è possibile». Ah, ecco: i cittadini della zona, dove per zona si intende il resto d'Italia al di fuori del parlamento, possono attendere. Non ci sono i permessi, quelli che in genere danno quelli che fanno le leggi, cioé loro, quelli che si stanno per fare la ludoteca parlamentare. Che coincidenza.