PD imbarazzato in Senato sposta le difficoltà

interne nel Governo. Zanda e l’economia

Dal dibattito in Senato si cerca di capire il fenomeno Renzi Presidente. Sono attento alle dichiarazioni di voto del senatore Sacconi alfaniano, un compagno politico di strada in gioventù. Lavoro: mai più leggi Fornero dice, anticipando l’impegno per una riforma del lavoro liberale. Fiducia: deve esserci anche fra le forze componenti il Governo e qui scorgo la paura che Renzi   tenga aperta una porta a Forza Italia e in particolare sulle nuova Legge Elettorale che mantenuta nei termini oggi noti, sbarramento alto,  porrebbe in serio pericolo la rappresentanza parlamentare di NCD di Alfano. Punta alla simultanea approvazione Legge Elettorale, con la riforma delle Camere e abolizione del Senato così come lo conosciamo, per allungare i tempi ad una chiamata anticipata alle urne del popolo italiano. A NCD il passo felpato di Letta andava bene e Napolitano lo benediva quel passo secondo il detto chi va piano va sano.

Forza Italia. Vota no ma è molto aperto alla collaborazione con Renzi  e sulle riforme. In particolare sulla Giustizia sulla quale Renzi ha detto: sono passati 20 anni di scontri politica-giustizia e non si sono trovate soluzioni concordate e quindi bisogna cercare altro ma sulla Giustizia bisogna intervenire.

PD Zanda.  Mette una buona parte del suo intervento a condannare l’economia liberale e a spezzare più lance per l’intervento dello Stato in economia. Questa posizione credo si possa comprendere solo riferendosi alle posizioni interne della minoranza che ha in Fassina il suo leader economico che ieri ha richiamato il partito ai suoi principi statalisti. Bisognava dare soddisfazione alla minoranza interna per avere il voto di fiducia sul Governo e Zanda l’ha fatto e il risalto è stato enorme in quanto l’argomento non entrava nulla con le dichiarazioni di Renzi. Le difficoltà, lo scontro interno delle correnti si ritroverà nella nomina dei Sottosegretari e il Governo comincerà a traballare.

Fiducia raggiunta 169 voti a favore 139 contrari. Oggi Renzi si presenterà alla Camera forse con un discorso più tradizionale che non quello al Senato che lascia dietro di sé porta aperte sul come realizzare i buoni suoi propositi.

CW, 25.2.2014

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata