Imprese con azionariato popolare?

Il PD, Bersani e il M5S

1-Il ventilato ingresso dei dipendenti nell’azionariato delle

Poste è stato accolto con entusiasmo da Raffaele Bonanni. Non mi stupisce, in quanto il coinvolgimento dei lavoratori nella proprietà delle imprese è da sempre un caposaldo della cultura cislina della partecipazione. Semmai stupisce che si pretenda la distribuzione gratuita di almeno il dieci per cento del capitale dell’azienda guidata da Massimo Sarmi.

Ma non è questo il punto. Occorrerebbe chiedersi, piuttosto, perché da noi tutti gli esperimenti di azionariato operaio – dalla Zanussi alla Fiat, dall’Alitalia alla Telecom – sono stati fallimentari o avari di risultati. In proposito, ricordo che James Meade – forse il più illustre teorico dell’economia della partecipazione – sconsigliava l’accesso delle maestranze alla proprietà del capitale, in quanto avrebbe ostacolato le innovazioni e gli investimenti risparmiatori di manodopera. In altri termini, perché fucina di un potenziale conflitto di interessi tra dipendenti-azionisti e dipedenti- lavoratori. Mi sembra un argomento non privo di qualche consistenza.

Lettere al foglio Michele Magno, 31,1.2014

2 - Forse ho qualche vuoto di memoria, ma il Pd di Pier Luigi Bersani non voleva governare con il M5s?

Lettere al Foglio Giuliano Cazzola-, 31.1.14

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