Vai a capire la Cgia di Mestre sulle tasse

(e sul Governo).  Vai a capire il suo comunicato-fisso del sabato

mattina, e vai a capire pure come viene ripreso dai media generalisti.

Ieri, per esempio, la Cgia ha inviato alle agenzie un comunicato così intitolato: “FAMIGLIE: nel 2013 meno tasse fino a 250 euro”. Un comunicato presto diventato l’apertura dei siti web di tutti i principali quotidiani italiani. Al punto che perfino il presidente del Consiglio, Enrico Letta, su Twitter, rilancia: “Tasse sulle famiglie nel 2013 son scese e la tendenza continuerà anche nel 2014. Notizia di oggi importante perché si consolidi trend fiducia”.

Che poi, a dire il vero, il comunicato era un po’ più dettagliato. Recitava: “Rispetto al 2012, quest’anno un giovane operaio senza familiari a carico beneficia di un risparmio fiscale di 15 euro. Per una famiglia bireddito con un figlio a carico, invece, il peso delle tasse diminuisce di 178 euro, mentre sale a 250 euro lo sgravio per una famiglia monoreddito con due figli a carico”. E poi subito sotto: “Questo beneficio – che ammortizzerà l’aumento dovuto all’introduzione della Tasi, all’aggravio dell’Iva e al ritocco all’insù delle addizionali e del carburanti – non riguarderà le famiglie composte da pensionati e lavoratori autonomi che non potranno beneficiare del taglio del cuneo fiscale. Queste famiglie, pertanto, saranno chiamate, molto probabilmente, a pagare di più rispetto a quanto hanno versato quest’anno”. Insomma, un quadro tutt’altro che roseo.

Però, c’è un però. La Cgia comunque ha deciso di lanciare, nel sabato festivo post-natalizio, quello cioè in cui (comprensibilmente) le notizie sul tempo e sul freddo si combattono le home-page dei siti d’informazione, un messaggio controintuitivamente ottimista: meno tasse sulle famiglie. E ha scelto questo titolo, ripeto, per parlare di un “risparmio fiscale di 15 euro l’anno” nel caso di un giovane operaio (cioè 1,25€ al mese), di uno sgravio di 250 euro per una famiglia monoreddito (50mila€)  con due figli (cioè 7€ di minori tasse al mese cadauno se la famiglia è composta da 3 persone; di 5€ al mese cadauno se la famiglia è di 4 persone). Alla faccia di “meno tasse sulle famiglie”, direte voi. E lo direi anche io. E lo direbbe anche la Cgia di Mestre di un tempo, aggiungo. 

La stessa Cgia di Mestre che infatti attaccava a testa bassa gli annunci dell’esecutivo sul cuneo fiscale a metà ottobre, liquidando i 13 euro in busta paga che i lavoratori più fortunati si sarebbero trovati in più nella busta paga. “Comprendo che il momento è difficile e risorse in cassa ce ne sono poche - dichiarava il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - Tuttavia, ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’ di serenità alle famiglie è una chimera. Certo, è meglio riceverli anziché doverli pagare: stiamo però parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero a una persona di concedersi neanche una birra e una pizza”. “Cifre irrisorie” erano quei 13 euro al mese. E invece gli 1,25-7 euro mensili di “minori tasse” scoperti a dicembre?

© - FOGLIO QUOTIDIANO di Marco Valerio Lo Prete   –   @marcovaleriolp, 29 dicembre 2013 - ore 19:11

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