La Bce lascia il costo del denaro al minimo storico.
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Draghi: "I governi devono andare avanti con le riforme"
Il governatore annuncia che l'inflazione nell'Eurozona resterà "bassa a lungo" e prevede "rischi al ribasso" sulla crescita
I tassi di interesse "resteranno a questi livelli o più bassi per un periodo lungo". Lo dice nel corso di una conferenza stampa a Francoforte il presidente della Bce Mario Draghi, aggiungendo che "la politica monetaria resterà accomodante per sostenere la ripresa". Inoltre il Consiglio direttivo della Bce ha "deciso di fornire a partire da dicembre più informazioni sulle sue riunioni", ha annunciato Draghi. Quanto all'inflazione, secondo le stime della Banca centrale "resterà bassa a lungo" e le prospettive "restano comunque in linea" con l'obiettivo della Bce. Restano, tuttavia, secondo Draghi, "rischi al ribasso" sulla crescita, nonostante la revisione al rialzo delle stime. Secondo Francoforte, la crescita dei prezzi per il 2015 è stimata al +1,3 per cento.
Draghi esorta inoltre i governi a "non fermare gli sforzi in corso per ridurre i deficit", aggiungendo che vanno "migliorati i servizi pubblici" e "minimizzati gli effetti distorsivi della tassazione". "Per generare crescita – aggiunge il presidente – servono stimoli ma anche la correzione degli squilibri". Per questo, "i governi devono fare le riforme", perché "la crescita bassa dipende da riforme non fatte", evidenzia il presidente della Bce, aggiungendo che "le economie devono essere preparate perché gli stimoli abbiano effetto".
5 dicembre 2013 - ore 14:00, Il Foglio, MarcoValerio LoPrete