Conegliano, Electrolux e Fassino ANCI
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Lavoro: Fassino, è vera emergenza, serve sforzo straordinario
ultimo aggiornamento: 23 ottobre, ore 18:49
Firenze, 23 ott. (Adnkronos) - Il lavoro è "una vera emergenza che richiede uno sforzo straordinario''. Lo afferma il presidente dell'Anci Piero Fassino, che, nel corso dell'Assemblea dell'Anci a Firenze, chiede con forza che questo tema ''sia l'assillo della politica''.
Su iniziativa del PD coneglianese, il Sindaco di Conegliano ha fissato per il 28 novembre un consiglio straordinario a cui saranno invitati, si legge, sindacati ( ma per il momento si nota attiva sulla questione solo la CGIL) e imprenditori.
“ Di che cosa si discuterà mancando e non può essere diversamente, la controparte proprietaria? E se ci fosse anche il Ministro Zanonato cosa direbbe, prenderebbe impegni seri dire che strategia industriale ha per il settore italiano degli elettrodomestici ? Sarà importante per il PD indirizzare la discussione sulle problematiche serpeggianti nella comunità: fino a quando ci sarà lavoro a Susegana e se c’è una strategia per il futuro o se si deve vivere alla giornata in attesa del peggio.
Visti i precedenti consigli comunali dal 1968 sulla situazione siamo portati a pensare che potrebbe uscire il solito documento di adesione e sostegno alla rivendicazione degli operai, tanto per tacitare la coscienza e onorare la carica pubblica, e l’appello alle forze politiche per un pronto intervento. Infatti il Consiglio comunale non ha alcun potere decisionale sulla materia e ciò emerge da quanto afferma Fassino sopra. Che si rivolge al Governo. Panni caldi che non tranquillizzano chi dipende dal solo salario Electrolux.
E allora viene a galla la organizzazione dello stabilimento di Susegana, il rapporto sindacato proprietà che rispecchia una situazione di molti anni addietro 1980 1 990 e forse alla fine del percorso da consociativo a cogestivo o “produzione del cambiamento” di Maurizio Castro e delle proposte di nuovi prodotti. E proposte fallite di creare un polo del bianco in Italia anche con il ministro Bersani, (pag. 68, Castro, Piazze fabbriche, palazzi). Il problema di fondo che non può risolversi in Comune sembra poter riassumersi nella domanda: come mai una fabbrica leader del settore trova difficoltà sul mercato internazionale a livello di prezzi rispetto ad altri che producono all’estero, in Polonia e il nostro futuro dipende da qualche commessa Ikea ?
Sembra infatti che la proprietà continui nella politica industriale in auge di produrre dove i costi sono minori, lasciando al sindacato l’illusione che siano una controparte che può incidere sulle sue decisioni di delocalizzazione e trascina nel tempo la precarietà fino a che sarà metabolizzata. E allora cortei, proteste disoccupazione e insulti al capitalismo industriale. Ma niente si modificherà più. “
Walter Cadorin, Osservatorio OPACT, Conegliano 25/10/2013
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