dice il Wsj : non si muore di Ogm. Basta con le isterie
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è da vent’anni che li mangiamo,
E’ da quasi vent’anni che gran parte del mondo si nutre con cibi Ogm e ancora non ci è successo niente. Nessuna epidemia, nessuna mutazione, eppure la paura irrazionale per le colture geneticamente modificate si fa di anno in anno più forte in molte zone del pianeta. Quanto dovremo aspettare ancora perché l’isteria finisca? Se lo è chiesto ieri, sul Wall Street Journal, Marc Van Montagu, scienziato della Ghent University in Belgio, che pochi giorni fa ha vinto il World Food Prize, considerato il premio Nobel per il cibo. Se l’India è diventata un paese esportatore di cotone, se in alcune zone l’uso di insetticidi è stato ridotto del 25 per cento, se nel mondo il numero di persone malnutrite si riduce nonostante l’aumento della popolazione il merito è in gran parte degli Ogm. Questo, scrive Van Montagu, senza che “nessun problema per la sanità sia mai stato documentato”. Gli Ogm, anzi, offrono “un record di sicurezza senza precedenti”. Ma in Europa (e in molti paesi in via di sviluppo, dove la produttività degli Ogm sarebbe essenziale) un’isteria disinformata blocca produzione e ricerca. Anche in Italia la politica, cavalcando paure irrazionali, è tutta avversa alla diffusione di colture transgeniche, con poche eccezioni. Studi screditati ma diffusi con sapienza hanno accusato le biotecnologie di qualsiasi nefandezza, dalla diffusione di malattie alla vecchia bufala, smontata anni fa, dei semi Ogm che, sterili, avrebbero condotto i contadini indiani al suicidio. Nessuna di queste invenzioni ha trovato conferma. Se non si crede alle ricerche scientifiche basta guardare alla storia, ormai lunga due decenni.
© - FOGLIO QUOTIDIANO, 24 ottobre 2013 - ore 06:59