La casa è il piatto forte della legge di stabilità
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La discussione di ieri ha confermato i timori della vigilia:
la casa sara' ancora il piatto forte della legge di Stabilita'. La bozza in discussione in questi giorni non lascia spazio a dubbi. E' vero che sparisce l'Imu sulla prima casa, ma la famosa tassa sui servizi che verra' contestualmente introdotta (in sostituzione della Tares), in realta' non sembra garantire risparmi a nessuno. La struttura dell'imposta non e' peraltro semplice, scrive MF. La nuova Trise (Tributo sui servizi comunali) si articolera' in due distinti tributi: la Tari, a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti, e la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili), che servira' a finanziare i servizi comunali.Quanto all'ammontare dei due tributi, la Tari sara' calcolata sulla superficie calpestabile ma dovra' in ogni caso coprire totalmente il costo del servizio di smaltimento (cosa che prima non avveniva), quindi in parecchi comuni si paghera' di piu'. La Tasi partira' invece da un'aliquota dell'1 per mille o da un corrispettivo di 1 euro a metro quadro. Piu' probabilmente nei grandi centri urbani, dove le rendite sono piu' alte, si scegliera' la prima formula, altrove la seconda. I comuni potranno aumentare tanto l'1 per mille che l'euro al metro quadro, ma a patto che il nuovo tributo non superi l'aliquota massima della vecchia Imu maggiorata dell'uno per mille, ossia la soglia del 7 per mille quando l'imposta grava sulla prima casa e del 11,6 per mille sulle seconde.
Italia Oggi, 16/10/2013