Dimissioni irrevocabili. Alfano e i dissidenti Pdl:

"Non ci faremo intimidire"

In corso un vertice a palazzo Grazioli, male Piazza Affari. Squinzi: "Spero prevalga senso di responsabilità"

L’apprensione registrata a fine settimana per le ripercussioni che avrebbero avuto in Borsa le dimissioni dei ministri Pdl e la conseguente crisi di governo sempre più vicina sono state in parte confermate dall’andamento di Piazza Affari che, dopo un’apertura in ribasso, ha continuato a perdere per tutta la giornata assestandosi sul finire della seduta a -1,92 per cento.

Allarmi erano stati lanciati in mattinata dal Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. La speranza è che alla fine sia il “senso di responsabilità di chi ci governa” a prevalere – ha detto Squinzi – “e che tutta questa instabilità non porti a una precettazione da parte dell’Europa e a una gestione commissariale”. Poi, sulle tappe future dell’esecutivo, è lo stesso Squinzi ad aggiungere come “non spetti a noi esprimere giudizi di tipo politico, ma è fondamentale che la legge di stabilità sia realizzata con le decisioni giuste che abbiamo già indicato al presidente Letta”.

Nel pomeriggio è stato inoltre diffuso un documento comune a firma dei tre più grandi sindacati in cui si afferma che la situazione d’instabilità che ci si trova a fronteggiare è “stata causata dall’irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese”.

Mentre un comunicato di Palazzo Chigi "rende noto che sono pervenute le dimissioni irrevocabili dei ministri Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello", sono proprio il vicepremier Alfano e i ministri del governo Letta in quota Pdl a replicare duramente, attraverso una nota ufficiale, all'editoriale di Alessandro Sallusti apparso oggi sul Giornale. "E' bene dire subito al direttore de Il Giornale, per il riguardo che abbiamo per la testata che dirige e una volta letto il suo articolo di fondo di oggi, che noi non abbiamo paura. Se pensa di intimidire noi e il libero confronto dentro il nostro Movimento politico, si sbaglia di grosso", hanno dichiarato in una nota congiunta.

"Se intende impaurirci con il paragone a Gianfranco Fini, sappia che non avrà case a Montecarlo su cui costruire campagne. Se il metodo Boffo ha forse funzionato con qualcuno, non funzionerà con noi che eravamo accanto a Berlusconi quando il direttore de Il Giornale lavorava nella redazione che divulgò la notizia dell'informazione di garanzia al nostro presidente, durante il G7 di Napoli, nel 1994", hanno aggiunto.

Una mattinata difficile, quella di oggi, per i ministri del Pdl che sabato si sono dimessi ma non senza chiarire i propri dubbi. Diversi di loro hanno annullato le iniziative pubbliche che avevano in programma mentre c'è chi è andato come sempre in ufficio al ministero. Sia Angelino Alfano che Gaetano Quagliariello hanno cancellato gli impegni fissati in agenda. Il vicepremier avrebbe dovuto partecipare a un convegno alla Camera sulla legge di stabilità, mentre il titolare delle Riforme avrebbe dovuto presentare un'iniziativa sulla consultazione pubblica con l'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi. A quanto si è appreso, ci sarebbe stato un breve incontro proprio tra i ministri Alfano e Quagliariello. Regolarmente al lavoro sia il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sia il capo del dicastero delle infrastrutture, Maurizio Lupi.

© - FOGLIO QUOTIDIAno, 30 settembre 2013 - ore 12:41

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