Camera: i parlamentari barano perfino sul voto

“unanime” per dire no al femminicidio

«Ravetto? Causin? Di Maio? Brunetta? Verini? Pagano? Bobba? Dambruoso? Magorno? Capodicasa? Bobba sta scendendo: cosa succede? Manca la tessera? Bobba sta salendo, lo seguiamo in diretta. Portas? Bobba ha votato. Zaccagnini ha votato. Dichiaro chiusa la votazione», annuncia il presidente Laura Boldrini. Ma qualcosa stava succedendo, qualcuno stava barando, i pianisti erano entrati in azione perfino sul voto unanime (per la prima volta!) per condannare il femminicidio con una mozione sottoscritta da tutti i parlamentari. Alla fine, oggi, alla Camera, sono arrivati 521 sì su 521 presenti e un bell'applausone scarica-coscienza. Anche dei pianisti che avevano votato per i colleghi, visto che i 521 in aula, a occhio del Portaborse (che c'era) non c'erano. Come ha denunciato il deputato grillini Adriano Zaccagnini: «Signor Presidente, vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che ci sono delle persone che stanno votando doppiamente, come al solito. Grazie, Presidente, se può fare attenzione...». E la Boldrini: «Su tale questione, se poi mi fa una segnalazione più precisa, grazie». Ma subito in soccorso di chi si era fatto “votare” da un altro, è arrivato uno del Pd: «Signor Presidente, è l'ennesima volta che c’è un richiamo di tal senso da parte dei colleghi del MoVimento 5 Stelle. Per l'ennesima volta intervengo dicendo che facciano i nomi. Ricordo che il nostro gruppo, 293 parlamentari, ha depositato le minuzie e, quindi, se c’è qualche colpevole su questa vicenda, che si faccia esplicitamente richiamo a chi è». E giù, un bell'applausone tripartisan. Ad eccezione dei grillini. Che hanno preferito lasciar perdere, stavolta per evitare polveroni che avrebbero danneggiato soltanto le vittime dei femminicidi, presenti e forse, purtroppo, future.

Il Portaborse, 5/6

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