Falso dossier anti Bergoglio Papa

Papa, «falso dossier di Kirchner anti Bergoglio»

Per El Cronista la leader argentina cercò di boicottarne l'elezione.

Alla vigilia dell'insediamento di papa Francesco, spunta un dossier segreto contro di lui. Ad averlo orchestrato sarebbe stata, secondo i quotidiani argentini El Cronista e Clarin (a sua volta critico nei confronti della Casa Rosada), proprio la presidente Cristina Kirchner che il 18 marzo ha incontrato il pontefice chiedendogli di intercedere presso Londra circa le Falkland.

«KIRCHNER CONTRO L'ELEZIONE». La leader argentina, che non è mai stata vicina a Jorge Mario Bergoglio, pare abbia tentato di bloccare l'elezione del connazionale al Soglio pontificio.

Il dossier, redatto in spagnolo, sarebbe stato consegnato ai cardinali per mettere in cattiva luce Bergoglio insinuando la sua vicinanza con la dittatura argentina di Videla. Accuse poi rispedite al mittente dall'Alta Corte del Paese sudamericano.

NELLA VICENDA ANCHE UN DIPLOMATICO PERONISTA. Nell'affaire messo in piedi da Kirchner, avrebbe un ruolo centrale un «nome storico del peronismo in diplomazia».

Secondo da El Cronista, i documenti «sono stati redatti basandosi su quanto scritto dal giornalista Horacio Verbitsky, nonostante la sentenza definitiva della Corte federale nel caso Esma (Escuela de Mecánica de la Armada, luogo simbolo della tortura e della violenza del regime) che ha respinto l'accusa per assenza di prove».

DOSSIER PASSATO AI CARDINALI. Sempre secondo il quitidiano, «in Vaticano assicurano che la falsa denuncia contro Bergoglio è stata ordita da un nome storico della diplomazia argentina del peronismo e da un parlamentare nazionale legato alle organizzazioni dei diritti umani e filtrata agli elettori del futuro papa da un cardinale che conosce le controversie tra Francesco e il presidente Cristina Fernández de Kirchner».

Nonostante le voci e la presunta macchina del fango, papa Francesco ha ricevuto a pranzo la presidente «che aveva respinto almeno 14 richieste di appuntamenti avanzate dall'allora arcivescovo di Buenos Aires».

Martedì, 19 Marzo 2013, lettera 43

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