Bersani: "Non stiamo corteggiando Grillo"
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La relazione del leader del Pd alla direzione nazionale e il programma in 8 punti
Questa mattina nella sede del Partito Democratico il segretario Pier Luigi Bersani ha esposto la sua relazione alla direzione del partito: "Apriamo questi lavori nel pieno rispetto dei percorsi istituzionali, delle prerogative del Capo dello Stato”, ha precisato all’esordio del suo intervento."Sentiamo il dovere politico di pronunciarci con semplicità e chiarezza davanti all'opinione pubblica e di rendere esplicito il nostro orientamento", ha chiarito il segretario del Pd. E ha poi proseguito: "Sappiamo che le decisioni che prenderemo potranno segnare non solo questo momento ma il futuro, una fase non breve". Bersani ha poi chiarito il progetto del Pd: "Qui non si sta corteggiando Grillo, ma si tratta di capire ciò che si muove nel profondo, di bucare il muro dell'autereferenzialità del sistema perché comincia a essere in gioco il sistema”. “Il canale democratico non è ostruito – ha aggiunto – Se si rivolge alle istituzioni per rinvigorirle o per farne una vuota cassa risonanza è da capire, ma questo dipende dalla nostra iniziativa che deve sollecitare una risposta".
Per il segretario il Movimento 5 Stelle "è segnato dall'uso sapiente della rete ma l'elemento profondo si riferisce palesemente a una questione sociale. Cinque stelle aspetta il facile bersaglio di un accordo di palazzo contro cui sparare a palle incatenate? Spera che noi si stia fermi e muti? Se è così sbaglia i conti. Ci rivolgeremo al nuovo parlamento con assunzione di responsabilità". E sulle prossime mosse del partito di Grillo ha detto: "Chi ha avuto il consenso di 8 milioni di persone e ha scelto la via parlamentare deve dire cosa vuole fare di questi voti".
Poi, dando la sua lettura dei dati elettorali e del risultato della destra ha affermato: "L'idea che non ci fosse l'avversario ci ha danneggiato. Ha messo in libertà dei voti, ma che sia colpa nostra discutiamone". "I dati elettorali – ha aggiunto – parlano un linguaggio drammatico ma chiaro: c'è una sofferenza acuta nella base larga del consenso del Pd".
"Questa sofferenza sociale, il blocco dei processi di riforma della politica, la percezione di inutilità della politica ci fanno leggere largamente omologati al sistema che non gira – ha detto il segretario del Pd – Ci viene attribuita come colpa persino l'esistenza di Berlusconi. Tutte queste dinamiche che non hanno avuto lenimento si sono accentuate nell'esperienza del governo Monti".
Otto punti "per il governo di cambiamento". Li ha elencati lo stesso Pierluigi Bersani, nella sua relazione alla Direzione del Pd. Il primo punto si proporre di portare il Paese "fuori dalla gabbia dell’austerità", con tra l'altro la revisione e redistribuzione dell'Imu. Il secondo comprende "misure urgenti" sul sociale e il lavoro (compresa la "rivisitazione delle procedure di Equitalia"). Al terzo punto c’è la "riforma della politica e della vita pubblica", con il dimezzamento dei parlamentari, l'abolizione delle province, la "revisione degli emolumenti dei parlamentari", la legge sui partiti e la riforma della legge elettorale con il doppio turno di collegio. Al quarto punto "giustizia e equità", con una legge sulla corruzione, riciclaggio, falso in bilancio, voto di scambio e frodi fiscali. Al quinto in conflitto di interesse, al sesto economia verde e sviluppo sostenibile, al settimo diritti e cittadinanza all'ottavo istruzione e ricerca.
"Noi siamo aperti alla corresponsabilità istituzionale, ma per il governo non è possibile una soluzione che stia al di sotto della necessità di cambiamento" che occorre al Paese e "non c'è cambiamento con chi chi ha portato" in questa situazione, "no accordi di governo tra noi e la destra berlusconiana".
Presente alla direzione nazionale anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha però lasciato la sede del Pd dopo aver ascoltato l'intervento di Pier Luigi Bersani e i primi interventi del dibattito, tra cui quello di Dario Franceschini. Il sindaco di Firenze, a quanto viene riferito, non dovrebbe tornare alla riunione e quindi non interverrà.
L'intervento di Massimo D'Alema - "Cosa è il rinnovamento del partito?". E' la domanda, per Massimo D'Alema, che ora il Pd deve porsi con decisione. "Vedo venire avanti una visione subalterna del rinnovamento, se si è identificato il rinnovamento con la liquidazione di un gruppo dirigente. Bene, io mi sono auto liquidato. Ma non ho avuto percezione che il ceto politico che avanza venga percepito come molto nuovo al di là degli aspetti generazionali", ha aggiunto D'Alema. Poi, riferendosi a Grillo, ha affermato: "Noi facciamo molte cose nuove, ma un signore di 65 anni che fa riunioni a porte chiuse e prende a calci i giornalisti appare più nuovo di noi".
Il programma da Italia Oggi
Una lunga relazione con grandi aperture, la rivendicazione del diritto a tentare di formare un governo, la ripetuta volontà di trovare un'intesa in parlamento con il Movimento 5 Stelle sul programma, la disponibilità a una corresponsabilità sulle presidenze di Camera e Senato. Pier Luigi Bersani ha presentato ufficialmente alla direzione del partito la sua proposta per uscire dall'impasse. Gli otto i punti programmatici da domani saranno su internet aperti al contributo di tutti.
Ma il segretario ha chiarito che non intende consentire a Beppe Grillo di giocare al tiro a bersaglio su di lui aspettando che il Pd faccia "un accordo di palazzo" magari con il Pdl. E proprio questa è stata la pregiudiziale più forte: "Non pensiamo praticabili e credibili accordi di governo tra noi e la destra berlusconiana". Questo è stato l'unico riferimento di Bersani a eventuali subordinate se il suo tentativo non dovesse andare in porto. Nessun accenno, invece, alla possibilità che si torni presto al voto. Di seguito, le otto linee guida elencate da Bersani.
1. Fuori dalla gabbia dell'austerità. Il governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell'eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L'avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L'aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L'immediata emergenza sta nell'economia reale e nell'occupazione.
2. Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro - Pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d'impresa.
- Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole e strutture sanitarie.
- Programma per la banda larga e lo sviluppi dell'Ict.
- Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero.
- Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.
- Avvio della universalizzazione delle indennita' di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d'inserimento.
- Salvaguardia esodati.
- Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione.
- Riduzione e redistribuzione dell'Imu secondo le proposte già avanzate dal Pd.
- Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.
Ciascun intervento sugli investimenti e il lavoro sarà rafforzato al Sud, anche in coordinamento con i fondi comunitari.
3. Riforma della politica e della vita pubblica - Norme costituzionali per il dimezzamento dei parlamentari e per la cancellazione in costituzione delle province.
- Revisione degli emolumenti di parlamentari e consiglieri regionali con riferimento al trattamento economico dei sindaci.
- Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.
- Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali.
- Legge sui partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all'accesso alle candidature e al finanziamento.
- Legge elettorale con riproposizione della proposta Pd sul doppio turno di collegio.
4. Voltare pagina sulla giustizia e sull'equità - Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di auto riciclaggio.
- Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso.
- Nuove norme sulle frodi fiscali.
5. Legge sui conflitti di interesse, sull'incandidabilità e l'ineleggibilità e sui doppi incarichi.
Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.
6. Economia verde e sviluppo sostenibile - Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica.
- Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo.
- Piano bonifiche.
- Piano per lo sviluppo delle smart grid.
- Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.
7. Prime norme sui diritti - Norme sull'acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia.
- Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilita' genitoriali.
8. Istruzione e ricerca - Contrasto all'abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie.
- Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere.
- Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori.
"Queste proposte, che non sono ovviamente esaustive di un programma di governo e di legislatura, ma che segnano un primo passo concreto di cambiamento, - ha spiegato Bersani - vengono sottoposte a una consultazione sia riferita alle priorità sia ai singoli contenuti. A questo fine saranno messi in rete l'elenco delle proposte e, via via per ogni singolo punto, i relativi progetti di legge o le specificazioni di dettaglio in modo da consentire una partecipazione attiva alla elaborazione e all'arricchimento dei contenuti". Da Il Foglio e Italia Oggi, 6/3