PD deluso e in un confronto interno

Bersani fa la sua intervista e dice che lui la nave non l’abbandona e ci sta sia da

capitano che da mozzo: Civati (PD)e noi lo abbiamo ripreso, aveva scritto di dimissioni. Parla di governo del cambiamento e di profondo disagio sociale che ha favorito il Movimento 5 Stelle.  Dice poi che l’Europa deve rivedere la propria politica restrittiva. Cose dette anche da Berlusconi.  Sul nuovo governo viene a galla un vecchio motivo caro alla sinistra quando è in difficoltà che dimostra la esistenza di una discussione interna fra il vecchio e gli altri: ci proporremo al parlamento e niente accordi con le altre forze prima. Sembra quasi preluda a un nuovo governo del Presidente con incarico non a una personalità esterna ma al PD. Sul Movimento 5 Stelle dice: essendo il primo partito ha diritto al Presidente della Camera. Complessivamente attento a non mettere paletti di sorta e tutto condivisibile. 

Sentito poi Orfini in una intervista: dovrà essere un Governo di cambiamento con precisi punti e “ non come il precedente di Monti” e qui una domanda si pone: ma non era anche il PD in maggioranza? Poi continua dicendo che vanno affrontati i problemi sociali, riformare e su una domanda: accetterete la collaborazione con il PDL? Risposta: se sul conflitto d’interessi e falso in bilancio è d’accordo, si.

Domanda che viene spontanea: sono questi due  i problemi per i quali “sono arrivati primi ma non vinto (Bersani) ” ?

Abbiamo l’impressione che all’interno ci sia chi guarda al paese e chi continua a demonizzare Berlusconi e toglierlo di mezzo non politicamente e restare così fermi e far restare fermo il Paese su vecchie logiche  e gli altri che si fanno carico dei problemi reali  dando differenti  priorità all’impegno governativo. CW

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