Procurarsi privilegi votando poi contro
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Avevo un libro che non trovo più di tante pagine, mi pare scritto da Battaglia, repubblicano, che annotava tutte le volte che il vecchio PCI votava contro il bilancio in parlamento, ma anche nei comuni, dopo aver ottenuto in camera caritatis, benefici alla sua parte politica. Salvava così, con il voto contrario e polemico la faccia verso i suoi elettori. Così è avvenuto, a leggere Il Giornale di oggi, da parte del PD e altri dell’opposizione riguardo alla remunerazione parlamentare che si salva dai vari tagli. Aveva ragione Tremonti: tutti dicono di tagliare le spese ma nessuno comincia e quindi, da subito pagano i soliti e per la casta c’è “l’impegno nel tempo” a farlo. Proposta di togliere gli ordini professionali, se ne parla da diversi anni? Subito 80 avvocati parlamentari di tutti gli schieramenti bloccano la proposta a costo di “far saltare il governo!” Cosa hanno approvato nella notte? Un Comma, presentato da Sanna (PD) e approvato all’unanimità che dice “legare lo stipendio alla densità demografica” che alla fine porta, si dice ad un aumento della retribuzione di circa 2.000 euro mese.
Noi abbiamo rispetto per il prestigio del parlamento, della funzione parlamentare e non vogliamo certamente creare” disaffezione e sfiducia nelle istituzioni e di chi le rappresenta” come ha detto un parlamentare del PDL. Ci mancherebbe. Ma non fateci fessi. Alle prossime elezioni ai candidati al parlamento chiediamo che ci dicano come hanno votato per la diminuzione delle loro retribuzioni e lasciamo perdere i loro forbiti discorsi sui massimi sistemi. Ripetiamo: la politica non deve essere solo opportunità di carriera e fare soldi!
15.7.2011 CW