Bersani, crisi di coscienza: con Monti o con la Fiom?
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Il Prof tentenna sulla riforma del lavoro, Landini non si fida. Ma per il Pd sono
fondamentali sia le alleanze che il sostegno dei sindacati. A un mese esatto dalle elezioni per il centrosinistra la partita si gioca anche a partire dalle alleanze.
I sondaggi parlano chiaro: Pier Luigi Bersani potrebbe non avere la maggioranza, in particolare al Senato, ed è sempre più stretto nella morsa tra centro e sinistra radicale
Da una parte c'è Antonio Ingroia a cui non piace il continuo corteggiamento tra Pd e Monti. In questi giorni il pm antimafia non fa che sparare a zero sul leader del centrosinistra: "Noi favori a un Pd che non prenda nettamente le distanze da Monti non ne facciamo", ha detto questa mattina. È anche vero che Rivoluzione civile naviga intorno al 6% e, a legislatura iniziata, potrebbe aver bisogno di appoggiarsi a un partito più grande.
Poi c'è Mario Monti. L'inciucio è nell'aria da settimane, un patto di non belligeranza che potrebbe concretizzarsi in una vera e propria alleanza il giorno dopo il voto per cui ha dato il suo benestare persino "l'estremista" Vendola. Anche alcuni punti del programma del Prof strizzano l'occhio ai democratici.
E, tra i tre contendenti, si infilano Cgil e Fiom. Per ora restano a guardare, ma non rinunceranno a "suggerire" l'agenda al Pd. Sul tavolo c'è già la riforma del lavoro, spina nel fianco del governo tecnico, contestata dai sindacati che "sponsorizzano" Bersani. Il premier uscente, che l'ha sempre difesa quando era a Palazzo Chigi, tentenna. Parla di una modifica, poi si rimangia la parola: "Nulla è stato ancora deciso", ha detto ieri a Bergamo. Il segretario Fiom Landini non si fida e in un'intervista a Repubblica commenta sarcastico: "L'articolo 18 è già stato modificato. E i risultati si vedono. Ci sono file di imprenditori stranieri smaniosi di investire in Italia? Non mi pare".
Bersani qualche segno di cedimento lo mostra già. Ieri da Bettola ha apostrofato il Prof: "Tende a guardare un po' le cose dall’alto, a me piace guardare di più all’altezza degli occhi della gente comune". E ora che farà?
Di Clarissa Gigante, il giornale, 21/1