Quello che Monti e Brunetta non dicono
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Proviamo a dire ciò che doveva essere stato fatto e sul quale i giornali hanno scritto tanto.
1-Il numero dei parlamentari non è diminuito e certamente i nuovi eletti non approveranno per 5 anni la loro diminuzione; 2-Il ricambio dei parlamentari non avverrà che marginalmente e quindi ci troveremo con tutti quelli che ci hanno portato a queste condizioni con l’entrata di alcuni “tecnici” di cui si è sparlato per il loro conflitto d’interessi. Era stato scritto anche qui che l’attuale legge elettorale, sulla quale si è discusso per mesi per darcela a bere, andava bene anche al PD perché così salvava i suoi “vecchi”; 3-La spesa pubblica è rimasta anzi è aumentata per cui richiede più tasse per finanziarla e così manteniamo gli sprechi e i privilegi. Un’altra patrimoniale è in vista con l’aumento della tassa sui servizi di raccolta rifiuti. Tassa che si baserà sui metri quadri e non più sul numero delle persone che abitano l’immobile. Di cambiato è il Presidente del Consiglio e un valente tecnico ha sostituito un imprenditore sui generis migliore di tanti politici esistenti in Europa che ci fanno i conti in tasca, ma folle. Dobbiamo aspettare le elezioni in Germania ma intanto paghiamo noi. IL Cappellaio, 24/12