SI SCRIVE MONTI, SI LEGGE MERKEL
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SCRIVE IL “FINANCIAL TIMES”: ‘’NON C'È DA MERAVIGLIARSI CHE BERLUSCONI SIA CONVINTO
DI FARE BRECCIA: I GIUDIZI DEGLI ITALIANI NEI CONFRONTI DELLA GERMANIA E DELL'AUSTERITY SONO DIVENTATI PIÙ SEVERI DI PRIMA” – “L'83% DEGLI ITALIANI RITIENE CHE L'INFLUENZA DELLA GERMANIA NELLA UE SIA “TROPPO FORTE”, LA STESSA PERCENTUALE DEGLI SPAGNOLI, MA CON UN SALTO IMPRESSIONANTE RISPETTO AD OTTOBRE 2011, QUANDO SOLO IL 53% DI ITALIANI LA PENSAVA COSÌ” Paolo Bracalini, 20/12
Il fattore G, come Germania, avrà un peso sul voto alle porte. Il giudizio degli elettori sul governo Monti («Sai Angela che in Italia mi chiamano il tedesco?» confidò alla Merkel), e su un eventuale bis del Professore, è legato a quello sul ruolo della Germania nell'eurozona, e sull'influenza degli interessi tedeschi nella politica europea (Ue, Bce).
Eccessivi, secondo la maggioranza degli italiani, riporta il Financial Times. Peter Spiegel, capo della sede di Bruxelles del quotidiano finanziario londinese, snocciola i numeri dell'ultimo sondaggio Ft/Harris polls sulle opinioni dei cittadini Ue (un panel tra Spagna, Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna) sulla situazione economica, l'Europa, il peso relativo dei Paesi membri, la bontà delle ricette dei governi nazionali.
Il risultato sembra incoraggiare la campagna anti tedesca lanciata da Berlusconi (titolo dell'articolo: «Gli italiani sono ricettivi al messaggio di Berlusconi?»). «Non c'è da meravigliarsi che Berlusconi sia convinto di fare breccia: i giudizi degli italiani nei confronti della Germania e dell'austerity sono diventati più severi di prima», scrive il Ft comparandoli a quelli di un anno fa. Eccoli: «L'83% degli italiani ritiene che l'influenza della Germania nella Ue sia "troppo forte", la stessa percentuale degli spagnoli, ma con un salto impressionante rispetto ad ottobre 2011, quando solo il 53% di italiani la pensava così».
Una schiacciante maggioranza di italiani coinvolti nel sondaggio (il 75%) è convinto che la Germania dimostri una «non sufficiente» solidarietà verso i partner europei, all'opposto dei tedeschi, il 55% dei quali ritiene invece di essere addirittura «troppo» solidale verso i Paesi più deboli (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo), mente il 23% di tedeschi pensa che sia addirittura eccessiva l'influenza dell'Italia nella Ue. Il sentimento verso l'Unione europea non è dei migliori, specie in Spagna e Italia. Più della metà pensa che si debba rinegoziare la membership alla Ue (47% di italiani) o addirittura uscirne (10%).
Si arriva al pareggio tra europeisti e antieuropeisti solo tra tedeschi e francesi. In un anno è molto peggiorata la fiducia nelle istituzione europee (Bce, Commissione Ue e Parlamento Ue), «soprattutto tra gli italiani» sottolinea il quotidiano. Il 48% dice di non avere fiducia nell'Europa, contro un 35% che invece ne ha ancora (un anno fa il rapporto era 39-38). Sommato al rapporto del Pew Research Center, secondo cui il 44% degli italiani considera l'euro «una cosa negativa», si evince come l'Europa e la moneta unica siano percepiti come un problema da una larga fascia dell'opinione pubblica italiana.
Ma non è solo l'Europa il problema. «La fiducia nel governo Monti è scarsa. Quasi tre quarti degli italiani intervistati ha detto che non si fidano della capacità del loro esecutivo di gestire la crisi». E anche le politiche di austerity hanno poso consenso. «Il 65% degli italiani ha risposto che le misure di austerità sono "eccessive"».
Aumenta la percentuale di italiani che si sentono direttamente colpiti dalle misure del governo. «Il 40% dice che l'austerity ha colpiti "molto" loro o le loro famiglie, mentre a giugno 2011 soltanto il 22% lo pensava». Quanto basta per far concludere al corrispondente del Ft che «un elettorato piuttosto scontroso porterà a una campagna elettorale molto controversa (contentious)» in Italia. E forse meno scontata del previsto.