Da Amsterdam a Monaco, in tutta Europa si ricorda la Notte dei Cristalli in chiave antisraeliana
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Quest’anno, la giornata che commemora il pogrom nazista del 10 novembre 1938 è stata una grande messinscena per demonizzare Israele
di Giulio Meotti | 10 Novembre 2015 ore 17:11 Foglio
Roma. Qualche anno fa, al culmine di una guerra a Gaza, la scrittrice americana Cynthia Ozick propose all’Europa di eliminare la giornata della memoria per l’Olocausto. Era diventata uno spot ipocrita per sfogare passioni antiebraiche. Aveva ragione. Quest’anno, la giornata della Notte dei Cristalli, che commemora il pogrom nazista del 10 novembre 1938 è stata una grande messinscena per demonizzare Israele.
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In Svezia, la giornata del ricordo è stata organizzata senza invitare le vittime di allora: gli ebrei. Carrine Sjöberg, capo della comunità ebraica, è rimasta scioccata quando ha saputo che gli ebrei non erano stati chiamati. Jan Hägglund del partito socialista Arbetarpartiet ha detto che non avrebbe potuto garantire la loro “sicurezza”. Secondo Sjöberg, invece, è stata una decisione politica: “La vera ragione era che volevano che l’evento si concentrasse sui rifugiati musulmani. Ai miei occhi, si tratta di una distorsione storica scandalosa. Si ignora la memoria della Shoah”. La conferma arriva dallo stesso Hägglund, che ha dichiarato ai media svedesi: “Negli anni precedenti, abbiamo avuto bandiere palestinesi e striscioni dove la bandiera israeliana è stata identificata con una svastica. La comunità ebraica non è stata invitata perché abbiamo pensato che potesse essere a disagio”. Ad Amsterdam, al ricordo della Kristallnacht indetto dalla piattaforma “Fermiamo il razzismo” che organizza queste commemorazioni dal 1992, è intervenuta la parlamentare arabo-israeliana Haneen Zoabi, che ha detto: “Oggi, quando le chiese e le case palestinesi vengono bruciate, le persone sono bruciate vive, la maggioranza degli israeliani rimane in silenzio”. La commemorazione è stata interrotta dalla protesta dei membri della comunità ebraica olandese che ha suonato lo shofar, il corno della tradizione, per interrompere il discorso di Zoabi.
Ma il caso più grave ha avuto luogo a Monaco di Baviera, dove il comune ha concesso di celebrare la Kristallnacht con una giornata dedicata al boicottaggio di Israele. Il sindaco socialdemocratico, Dieter Reiter, ha concesso la sala conferenze Gasteig al boicottaggio, mentre Ilse Aigner, ministro dell’Economia della Baviera, volava a Teheran ad aprire un ufficio per l’interscambio commerciale con gli ayatollah iraniani. Durissima Charlotte Knobloch, sopravvissuta all’Olocausto che guida la comunità ebraica di Monaco di Baviera: “E’ il motto nazista aggiornato a ‘non comprate dallo stato ebraico’”. Efraim Zuroff del Centro Wiesenthal ritiene che sia ormai un problema endemico alla coscienza tedesca. “L’ironia è che si svolge alla vigilia della Notte dei cristalli”. E’ anche la grande ipocrisia di usare il ricordo degli ebrei morti come alibi per attaccare gli ebrei vivi e l’erede dell’Olocausto, Israele.
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