Forza Troika. Le elezioni Portogallo contengono tre grandi notizie
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Bipolarismo, governi che vincono, disfatta delle sinistra bla bla. Chicche dal Portogallo contro la retorica dell’anti austerità
La Troika (foto LaPresse)
di Claudio Cerasa | 05 Ottobre 2015 ore 13:44 Foglio
La notizia della vittoria del centrodestra in Portogallo è una notizia che ci mette particolarmente di buon umore perché dimostra una serie di cose su cui questo giornale insiste ormai da tempo.
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La prima notizia da sballo è che, esattamente come successo in Inghilterra con Cameron, è che la retorica anti austerity di fronte a un piano di austerity che funziona non può avere alcun successo ed è destinata a fare la fine dei Varoufakis e dei Fassina: molto spazio sui giornali, poco spazio alle urne.
La seconda notizia ancora più significativa è che la retorica dell’epoca della frammentazione, dei partiti anti sistema che sono così gagliardi e così seducenti da essere diventati l’alternativa al vecchio sistema, è una balla colossale che viene stritolata da quel bipolarismo di fatto che è ancora il vero cuore pulsante dell’Europa politica. In Portogallo il partito socialista ha ottenuto il 32,4 per cento, il centrodestra il 38,6 per cento.
Terza notizia significativa: in un’Europa che per sette lunghi anni ha affrontato con provvedimenti lacrime e sangue le conseguenze della crisi economica succede che gli elettori tendono a diffidare delle politiche economiche offerte dalla sinistra e tendono a premiare tendenzialmente il centrodestra (Germania, Inghilterra) a meno che i partiti di sinistra non abbiano un profilo ben calibrato intorno al principio di realtà (Renzi e Tsipras seconda versione). Si potrebbe anche dire che la storia di Pedro Passos Coelho è l’ennesimo caso di un partito che governa e che viene riconfermato (Germania, Inghilterra, Grecia, Italia, volendo considerare le Europee dello scorso anno) e questo elemento non può che essere legato a un fenomeno non indifferente che vedremo se sarà confermato a dicembre quando si voterà in Spagna: nei paesi che hanno fatto tesoro delle direttive della Troika, l’economia funziona e funziona così bene che chi ha messo in campo quelle politiche banalmente definite lacrime e sangue spesso riesce persino a contenere le opposizioni. Pensarci su.
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