.Quanti hanno davvero compreso che il motto "dal fiume al mare" non costituisce un grido di pace

Chissà se chi urla nei cortei pro Pal oggi ha capito il reale significato dello slogan "from the river to the sea"

Antonio Gurrado 22 set 2025 ilfoglio.it lettura1’

Quanti hanno davvero compreso che il motto "dal fiume al mare" non costituisce un grido di pace? Se venisse applicato alla lettera l'equa ripartizione del territorio sarebbe questa: una metà ai palestinesi, l'altra metà senza gli ebrei

Sullo stesso argomento:

Sciopero nazionale per Gaza: disagi nel trasporto locale, porti, ferrovie e università. Cortei e blocchi in 75 città

I turisti aggrediti a Venezia dai Pro Pal e la banalità del male dell'antisemitismo

Molti li conosco, e spesso sono ragazze e ragazzi: una torma di brave persone che però hanno affiancato e forse supportato chi, nei cortei di oggi, urlava inneggiando all’intifada o salmodiava passo dopo passo il solito slogan “dal fiume al mare”. Mi interrogo su quanti di loro, specie fra i più giovani, abbiano chiari i termini precisi della questione. Mi domando se, scandendo di continuo lo slogan nell’eufonica versione inglese, from the river to the sea, restino davvero convinti in cuor proprio che non implichi assolutamente nulla contro gli israeliani; che, anzi, costituisca un grido di pace e miri a una soluzione di compromesso, una tranquilla suddivisione del territorio compreso fra le due acque. Mi chiedo se abbiano capito bene che, se il famoso slogan venisse applicato alla lettera, l’equa ripartizione sarebbe questa: una metà ai palestinesi, l’altra metà senza gli ebrei.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata